mercoledì 14 gennaio 2009

Iside, la Dea Madre.


O Iside, la Grande, Madre di Dio, Signora di Philae, Moglie di Dio, Adoratrice di Dio, e Mano di Dio.
Madre di Dio e Grande Sposa Reale.
Adornamento e Signora degli Ornamenti del palazzo.
Signora e desiderio dei Campi Verdi.
Fanciulla che riempie il palazzo con la sua bellezza.
Fragranza del palazzo e padrona della gioia,
che completa il suo corso nel Luogo Divino.
Nube di pioggia che rende verdi i campi quando discende.
Fanciulla, dolce d'amore, Signora dell'Alto e del Basso Egitto.
Che dispensa ordini nella divina Enneade e
in accordo a tali comandi si governa.
Principessa, grande nella lode, signora di fascino,
il cui viso apprezza il gocciolio della mirra fresca.

Dal III Inno a Iside, Tempio di Philae

Inizia un ciclo di post psico-esoterici, come mi piace definirli :-).
Non sono uno storico e quindi se volete notizie più dettagliate troverete molti siti dedicati alla Dea Iside e alle vari tradizioni a lei collegate… io vi voglio dare una chiave più interiore per approcciarsi alle divinità come archetipi psicologici in noi.
Niente di nuovo, ci sono molti studi di autori che hanno scritto sull’argomento, e io vi segnalo la migliore (per me)… si chiama Jean Shimoda Bolen e ha scritto il bel libro “Le Dee dentro la Donna" ed.Astrolabio.

La teoria, che si ricollega bene agli insegnamenti del Voice Dialogue e alle spiegazioni delle 4 Regine (nell’ebook omaggio che puoi scaricare in alto a destra nel blog), è quella che dentro di noi descrive il mito come collegato ad un aspetto psicologico ancestrale, un archetipo collettivo come lo definiva Jung.

Un Archetipo Psicologico è paragonabile a un ricettacolo di tutto quello che l’umanità ha creato, attraverso l’immaginazione, come rappresentazione del suo rapporto con il Divino.
Millenni di qualità e attributi interiori donati al Divino, considerato come un'Entità al di fuori di noi, ritornano adesso in noi a vivere e alimentare (se consapevoli), o a condizionare (se non in equilibrio) la nostra vita.

Gli Archetipi Psicologici inconsci, vengono “canalizzati” dai nostri Sé Interiori e parlano nella nostra vita moderna, ancora come un tempo… forse in maniera meno consapevole, ma sempre viva.
Ricordati che il tuo inconscio racchiude quasi il 80/90% delle tue capacità psicologiche, e il “mito” è sempre presente in te.
In effetti ogni donna e ogni uomo, che inizia il suo percorso di crescita, non fa altro che voler diventare il miglior eroe della propria storia personale.

Le figure mitiche, probabilmente non sono mai esistite realmente, ma realmente esistono dentro di noi, nel nostro profondo.
E’ possibile comprendersi meglio, attingendo al sentire mitico che c’è in noi, come è anche possibile guarirsi e rigenerarsi attingendo al patrimonio energetico che ogni Dea (attraverso un tuo Sé Interiore) dona alla tua vita.
Io, come operatore di guarigione, chiedo sempre l’aiuto alle Dee di una donna, prima di iniziare il percorso di sostegno.

La comprensione dei Miti ci aiuta molto nell’interpretazione dei sogni, ed è una chiave per aprire la propria intuizione.
Io, per semplicità operativa, ho racchiuso tutte le Dee di una donna nelle quattro Regine dei Tarocchi Rider-Waite.
Esistono Dee superiori e inferiori, e a noi occidentali sono soprattutto note con la mitologia Greca e Romana: Estia, Artemide, Demetra, Era, Atena, Afrodite ecc… e quasi sempre venivano “riciclate” tra una cultura ed un'altra, semplicemente cambiando nome e adeguando i rituali.
Soprattutto i Romani, non avendo un loro vero e proprio Panteon, sono stati maestri nell’appropriarsi e nell’integrare le altre divinità, quando aggregavano le altre nazioni alla loro società.

Fino a circa 5000 anni fa, e forse anche prima, in Europa la cultura imperante era Matriarcale, poi lentamente il “vento” cambiò e si è arrivati agli ultimi 3000 anni circa, in cui il Patriarcato (con tutti i suoi limiti) ha fatto da padrone attraverso le principali religioni monoteiste che abbiamo: Ebraismo, Cattolicesimo e Islam.

Prima si venerava il culto della Dea Madre, la madre di ogni Dea Minore, la dea dai cento nomi…ISIDE.

INNO DI ISIDE

Perché io sono la prima e l’ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.

Rinvenuto a Nag Hammadi, Egitto; risalente al III-IV secolo a.C.

Bello, vero?

La Dea Madre prende il nome definitivo di Iside nell’antico Egitto, dove veniva venerata in molti modi e con molte storie.
Principalmente, durante la storia, le sono stati attribuiti la creazione dell’agricoltura, del matrimonio, la civilizzazione della società, il potere della fertilità, l’oltretomba, la magia occulta e anche la creazione delle arti pittoriche, ma soprattutto tutte quelle qualità del femminile inerenti alle cure domestiche.

Secondo Platone, Iside è il grand potere generativo femminile,
l'essenza delle cose.

Il suo culto e il suo mito si sono sempre trasformati, ma mai persi del tutto, neanche adesso.
Dagli Egizi ai Greci e poi ai Romani, fino ad essere integrati dai primi Cristiani nel culto della Madonna e del bambino Gesù, trasformando l’immagine di Iside che nutre suo figlio Horus.

Maria Maddalena, da me amatissima e di cui parlerò prossimamente, era una sacerdotessa del culto di Iside… ma chissà quando la chiesa ammetterà queste verità..?!

Io sono la genitrice dell'universo,
la sovrana di tutti gli elementi,
l'origine prima dei secoli,
la totalità dei poteri divini,
la regina degli spiriti,
la prima dei celesti;
l'immagine unica di tutte le divinità maschili e femminili:
sono io che governo
col cenno del capo
le vette luminose della volta celeste,
i salutiferi venti del mare,
i desolati silenzi degli inferi.
Indivisibile è la mia essenza,
ma nel mondo io sono venerata ovunque sotto molteplici forme,
con riti diversi, sotto differenti nomi.

Apuleio, Metamorfosi XI, 5)

Quindi anche tu hai queste energie, forse nascoste, forse dormienti, ma mai spente dentro di te… sii degna e fiera di questo, e ricordalo!

Concludendo, ho una riflessione da condividere con te… nella nostra recente storia, prima la cultura è stata per alcune migliaia di anni prettamente matriarcale, dopodiché è diventata patriarcale fino ad oggi, con tutti le deformazioni che abbiamo ricevuto attraverso le religioni…
La domanda che voglio condividere con te è questa:
Che posto avranno gli Dei/DEE nella Nuova Era dentro di noi...?

Forse si arriverà veramente al MatrimonioAlchemico dentro di noi...!
Arriveremo a ritrovare l’armonia tra i nostri Dei che non saranno più inconsci, ma danzeranno in noi in equilibrio e ci permetteranno di manifestare tutte le nostre qualità e talenti.
Che sia questo il segreto della Nuova Era?

Tu cosa ne pensi..?
Lascia pure il tuo commento qui sotto, grazie :-).

P.S: presto verrà pubblicato un mio lungo articolo sul 2012 e altro, nel blog Ricchezza Vera.Com del mio amico Josè… e quindi ti consiglio ti darci un'occhiata.

16 commenti:

  1. Ciao Simone,
    il post psico-esoterico su Iside è davvero favoloso!!!!!!
    Il nostro obiettivo credo sia proprio quello di riscoprire gli Dei dentro di noi e forse il 2012 servirà per avvicinarci al Matrimonio ALchemico di cui parli.
    Il segreto è proprio quello di esprimere ogni giorno ogni divinità dentro di noi, ovvero TUTTA la divinità che ci permea dal nostroprimo giorno su questa Terra. Chissà!
    A presto.
    Diana

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  2. Angeli e Demoni, tutti nell'Olimpo del nostro Spirito, senza Conflitti, Malattie e Bugie!
    Tutti alla luce della nostra coscienza, al servizio dell'evoluzione più sfrenata :-)

    Bello...
    :-) Vero?

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  3. Ciao Simo, che bel post istruttivo.
    Maria (madre di Cristo) e Iside quindi rappresentano la stessa cosa? Il principio femmineo e la parte femminile della divinità.
    Come faccio a connettermi con queste dimensioni del mio essere?
    Mi rendo conto che la domanda non prevede una risposta breve, ma tu rispondimi come vuoi.
    Un abbraccio
    Simona

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  4. Ciao Simone,
    magnifico post!
    Vorrei tanto:
    "ritrovare l’armonia tra i nostri Dei che non saranno più inconsci, ma danzeranno in noi in equilibrio e ci permetteranno di manifestare tutte le nostre qualità e talenti".
    Ma è possibile, secondo te?

    Grande post, grazie di illuminarci, Felicia

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  5. Ciao Diana, grazie del bel commento :-)

    In effetti dovrebbe essere prorpio così...
    Ma (c'è sempre un ma..)la nostra vita è dura e và nella direzione opposta molto spesso.

    Ma (un contro ma..) questa è la nostra sfida più grande noi faremo il possibile per adempiere a questo compito e questo risveglio, cambiando così la nostra e la realtà di questa povera Italia in cui viviamo..!

    Anchio sono curioso di vedere come andrà a finire (dentro di noi), la nostra evoluzione e il Ri-equilibrio dei nostri Dei..?!

    Ciao un abbraccio dal cuore :-)
    Simone.

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  6. Ciao Rebecca :-)

    Una volta un Angelo mi ha ricordato che noi umani, siamo il punto di equilibrio della Trintà del Creato e della Manifestazione.

    Solo noi possiamo manifestare le qualità e i limiti degli Angeli e dei Demoni... e unirle nel nostro Cuore, manifestando un Essere Superiore.

    Un Angelo può solo essere se stesso e operare nella Creazione solo come Angelo... e la stessa cosa può fare un Demone.
    L'uomo invece, può compiere azioni miracolose, come orrori senza fine...

    Una bella responsabilità, non c'è che dire..!
    Ma anche un bel dono :-)

    Tutto, per me, si riassume in consapevolezza, scelta e unità... quindi fare scelte consapevoli che ti conducano all'Unità in noi stessi e con i nostri (nuovi/antichi) superpoteri...

    Ciao un abbraccio dal cuore :-)
    Simone

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  7. Ciao Simona :-)

    In effetti mi hai fatto un domandone :-/ che è impossibile da rispondere con un commento...

    Facciamo così, visto che è un tema che apre molte implicazioni, farò un secondo post di approfondimento tra qualche giorno.

    Intanto, (annuncio pubblico), qui raccolgo le varie domande sull'argomento, e quelle a cui ritengo di rispondere subito lo faccio, mentre le altre le tratto nel post di approfondimento.

    Abbi pazienza e tante grazie intanto :-)
    Un abbraccio dal cuore Simone

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  8. Ciao Felicia e grazie del tuo bel commento :-)

    Cosa rispondere alla tua domanda..?!
    Io sono convinto che l'unione tra i nostri Dei interiori, sia una buona via (se non LA VIA)per la nostra evoluzione...

    Il vero probleme è semmai, come farlo..?
    Di qualche trucco "operativo", ne parlerò nel nuovo post...

    Di sicuro, credo che ci saranno delle persone (come noi :-)) che daranno l'esempio per la generazione futura... è sempre stato così...

    Tranquilla che tu sei sulla buona strana :-)
    Un abbraccio dal cuore, Simone

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  9. Anch'io penso come Simone che sia possibile andare verso l'unità, ma è un cammino individuale, non generazionale. Occorre osservare in profondità e conoscere tutti i propri sè. Auguro a tutti di veder combaciare in voi stessi il femminile e il maschile, l'antico e il nuovo, la madre e il padre, l'umano e il divino. Arianna.

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  10. Ciao Arianna :-)e grazie del bellissimo commento.

    Lavorando con la tecnica delle Costellazioni familiari di Bert Helligher, scopri che è vero che (come tu dici) è un lavoro individuale, ma non vi può essere senza la Benedizione degli Antenati... e ogni società e cultura prima di questa, lo sapeva bene.

    Questa benedizione "generazionale" può avvenire anche (e sopratutto) energeticamente tra Anime.
    Non necessariamente verbalmente nella vita tra parenti... ma è assolutamente necessaria!

    Ciao un abbraccio dal cuore, Simone :-)

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  11. Caro Simone, ieri non era un giorno particolarmente luminoso, poi sono andata sul tuo blog e le cose sono un po' migliorate. E' bello che ci siano persone come te in giro. Buon lavoro per tutto. Arianna.

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  12. ciao Arianna :-)
    Sono contento di averti aiutato un po!

    Uno degli scopi di questo blog, oltre la divulgazione e l'aspetto puramente commerciale, è proprio quello di aiutare le persone!

    In questo io sono canale di una Energia più grande e più saggia di me...

    Ciao un abbraccio dal cuore, Simone :-)

    P.S: ho scritto un lungo articolo su ricchezzavera.com che ti consiglio di leggere.

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  13. Che bello l'inno egiziano di Iside che hai riportato, mi ha tanto toccato. Così antico, anzi ancestrale eppure così moderno, potrebbe essere davvero il motto del voice dialogue al femminile. E credo che noi donne dovremmo scrivercelo, portarlo con noi "in borsetta" e leggerlo spesso e volentieri, leggerlo e rileggerlo, noi che tutti questi secoli di patriarcato ci hanno tentato incasellare in una forma definita, comoda, conveniente, noi cui in continuazione dicono come dobbiamo e come non dobbiamo essere, così sta bene, così non sta bene, noi cui hanno tentato in ogni modo di strappare la nostra divinità, che ci han volute ferme, piccole, banali, funzionali, chiuse in un ruolo desacralizzato, desacralizzante, ma Noi che abbiam continuato a covare, segretamente e talvolta inconsciamente o biologicamente curare il nostro sacro, Noi che per la nostra natura ciclica, in una sola lunazione abitiamo tante dimore, la Vergine, l'Afrodite, la Madre, la Strega, Noi che per esser state cacciate dal centro fisso e immutabile conosciamo il movimento dei margini, le sfumature, i passaggi, Noi dagli umori discordanti, strane danze di paesaggi: savane soleggiate, selve scure, aridi deserti, impetuosi oceani, dolci colline, fiumi sinuosi, Noi da sempre sappiamo che il nostro potere creativo ci concede di esser tutto e il contrario di tutto, generatrici come Gea o distruttrici come Kali, sante come la Madonna o profane come Afrodite..... ma la Madre delle Dee, la nostra prima antenata Iside dal nostro passato ci chiama e il suo grido millenario vuole risuonare ancora oggi nei nostri cuori, nei nostri corpi, nei nostri gesti perchè non dimentichiamo che in tutte le nostre parti vive il sacro, vive la dea, onoriamola.

    Una cosa che sento importante: impariamo a pregare la Dea, non è facile perchè ci è sempre stato insegnato a pregare Dio, a rivolgerci al maschile al divino, ma credo sia un passo importante per riconoscere la nostra sacralità.

    Grazie Simone che porti al Maschile un seme di devozione del Femminile
    Anna

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  14. Ciao cara Anna :-)
    Che dire del tuo commento..?! E' stupendo e forse avrei dovuto pubblicarlo come un post.
    Non c'è niente altro da dire oltre un grazie enorme :-)

    L'Inno di Iside è semplicemente stupendo e, secondo me, è perfetto per le donne di oggi...

    E' chiaro a tutti ormai, che se mai non ce la facessi più, questo blog lo devi gestire tu...
    Un superabbraccio dal mio cuore, :-)

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  15. complimenti davvero per questo blog...
    la figura di Iside è molto affascinante. Senza contare l'inno... ormai lo so a memoria da quante volte l'ho letto e scritto :)
    Per quanto riguarda la tua domanda... io credo che, forse si, sarà proprio questo il segreto di questa nuova era. Purtroppo da quanto le culture patriarcali si sono imposte la figura della Dea è andata pian piano a nascondersi... rimanendo nel cuore e nella mente di pochi. Questo ha portato una disarmonia a livello delle energie cosmiche, l'equilibrio maschio-femmina è essenziale per la sopravvivenza e il benessere della terra. Le persone stanno nuovamente prendendo coscienza di questa polarità e l'archetipo della Dea si sta risvegliando nel cuore delle donne e degli uomini. confido in un futuro migliore.
    Grazie per questa condivisione, tornerò presto a leggerti!

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  16. Grazie Glaviel del tuo commento :-)

    Ho visto che anche tu ti occupi di aiutare le donne nel loro risveglio del femminile e ho memorizzato il tuo sito, che mi sembra molto bello, e appena ho un po di tempo lo studio per bene ;-)

    Un abbraccio dal cuore, Simone.

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