Considerato che purtoppo anche questo mese non riuscirò a scrivere un post :-/ mi è venuto in mente di chiedere aiuto ai miei cari collaboratori, amici e allievi.
Quindi qui sotto potete leggere un bellissimo post sulla Biodanza scritto da Anna Bellini, che sicuramente ricorderai come co-fondatrice di RadicieAli.
Adesso lei ha deciso (giustamente) di iniziare la sua carriera "da solista" e quindi si è un po' allontanata dall'associazione, ma naturalmente siamo ancora cari amici e non rinuncerò alla sua saggezza ;-).
Leggilo bene perchè è un post davvero bello e spiega bene questa straordinaria tecnica che è la Biodanza, molto utile per il risveglio del Femminile in ognuno di noi.
Buona lettura e un abbraccio dal cuore :-)
Simone
Ho sempre amato la danza, sin da piccola, non tanto la danza strutturata, fatta di passi predefiniti e di una coreografia, quanto la danza libera, espressione del momento presente, di un'emozione che nasce dall'evocazione che la musica accende.
Ne ho sempre percepito il potere trasformatore, la capacità che il corpo in movimento, sospinto dalla corrente della musica e da una forza interiore sensibile e potente, ha di trasformare stati d'animo, aprire porte, accogliere nuove possibilità, sciogliere energie cristallizzate, oltre che di accedere a spazi di ancestralità in cui è facile ricontattare il proprio potere assopito e represso dietro una coltre di infinite sovrastrutture intellettuali e culturali.
In effetti, il potere della danza sta proprio qui, nel collocarsi in uno spazio tempo che viene prima del pensiero, della logica, delle codificazioni linguistiche e culturali, prima di ogni forma di separazione tra corpo e mente, tra corpo e anima/spirito, tra materiale e immateriale; nella danza si celebra la rimarginazione di quella frattura che è diventata la colonna vertebrale stessa della nostra cultura occidentale. A partire dal filosofo greco Platone e passando per il cattolicesimo, Spirito e Corpo sono diventate due realtà lontanissime e incomunicabili quanto il paradiso e l'inferno, con la mortificazione più crudele del secondo e l'altrettanto crudele ascensione del primo a regni che nulla hanno a che vedere con il Corpo e le sue espressioni.
Per fortuna il Corpo sempre più sta reclamando i suoi diritti e il suo potere... come poter tenere spento ciò che per definizione stessa è vivo e teatro di così incredibili processi vitali?
E come non farsi toccare dal sospetto che la Vita che anima e abita i corpi in tutta la sua meravigliosa complessità non sia l'espressione più mirabile dello Spirito stesso?
In questi anni assistiamo al fiorire di tecniche e discipline che vedono in primo piano il corpo e le statistiche dicono che anche in tempi di crisi ciò a cui proprio si fa fatica a rinunciare è regalarsi un po' di benessere corporeo, e guarda caso, soprattutto attraverso la danza.
Come se l'Evoluzione avesse in questo momento proprio bisogno di questa integrazione così immediata che la danza offre tra corpo e anima, attraverso quel ponte che collega i due rappresentato dalle emozioni, risvegliate in modo così potente dalla danza stessa.
Dopo aver sperimentato tanti tipi diversi di ballo, qualche anno fa ho incontrato la Biodanza, e grazie a questo meraviglioso sistema così organico e coerente, ho avuto la prova che la danza può rappresentare davvero un potentissimo cammino di crescita interiore.
Provo a spiegarti in poche righe di cosa si tratta, ma naturalmente “spiegare” non è un verbo che si addice molto, e come sempre dico a chi mi chiede cosa sia, la Biodanza bisogna viverla sul proprio corpo, provarla.
Ti bastino questi pochi accenni: Biodanza è un sistema ideato dallo psicologo e atropologo cileno Rolando Toro Araneda alla fine degli anni '60. Il suo scopo principale è proprio quello di integrare ciò che la nostra cultura ha separato, dissociato e represso. È il nostro corpo che prima di tutto registra queste repressioni, ed esse si possono leggere facilmente nel modo in cui camminiamo, ci muoviamo, ci esprimiamo attraverso i nostri gesti.Nella Biodanza si ri-apprende piano piano la naturalità del movimento, l'autenticità e il piacere del nostro muoverci, andando a sciogliere progressivamente le “corazze” neuro-muscolari che si sono create proprio in seguito a ripetute forme di repressione. Piano piano si torna a percepire il proprio corpo come qualcosa di fluido e unitario, non spezzettato, non automatizzato. Si comincia a vivere il proprio corpo con gioia e piacere e questo scatena cambiamenti esistenziali davvero enormi.
In Biodanza si propongono danze e gesti che sono archetipici, appartengono cioè al nostro inconscio collettivo, per evocarne tutto il loro significato, il loro potere, e integralo in noi... La musica insieme al movimento hanno un potere enorme di risvegliare emozioni intense, e questo ci fa ricontattare il senso di ogni nostro gesto, di ogni nostro movimento, sottraendoci all'automatismo a cui spesso il nostro modo di vivere ci condanna.
Quante volte mangiamo senza sentire il sapore di ciò che stiamo mangiando? Quante volte camminiamo senza gustarci il nostro movimento, proiettati come siamo sulla meta? Quante volte stringiamo una mano o guardiamo negli occhi qualcuno senza essere veramente connessi, senza percepire le possibilità che ogni incontro ci regala?
Quante volte ci muoviamo senza abitare veramente il nostro corpo, “abbandonato” dalla nostra presenza che scivola via, verso la nostra mente? Rolando Toro, vedendo una società così sofferente per l'eccessivo razionalismo e intellettualismo che contraddistinguono la cultura occidentale, ha creato un percorso che ritorna al sentire del corpo e delle emozioni, per riscattarne l'infinita saggezza.
Biodanza è un laboratorio in cui ci alleniamo a ritrovare significati, intensità, piacere, forme di comunicazione nuove, possibilità di incontro, espressione, creatività... e da questo laboratorio riportiamo queste conquiste nella nostra vita, impariamo a “danzare” la nostra vita in modo diverso, più pieno e più ricco. Da qui il nome Biodanza: la danza della vita.
In questo senso è stata per me un cammino di grande crescita personale, un processo di trasformazione a partire dal corpo.
Questo è un blog dedicato alle donne e per questo vorrei soffermarmi su quanto per noi donne che siamo per natura così connesse al corpo, alle sue trasformazioni mensili e legate alle stagioni della vita, sia importante riscoprire il potere trasformatore che viene proprio da esso.
Non a caso nelle antiche società erano le donne che danzavano per propiziare trasformazioni nella natura o nella tribù stessa, per rompere momentaneamente schemi e strutture sociali e aprire varchi alle forze sovrannaturali affinché ri-vivificassero la società (danze dionisiache).
Le danza maschili erano invece prevalentemente legate ai rituali pre-caccia, sia che la preda fosse un animale sia che si trattasse della donna stessa (danze di corteggiamento).
Di questo potere del corpo femminile il patriarcato ha avuto un vero e proprio terrore, di conseguenza ha esercitato ogni forma di repressione e violenza sul corpo della donna. Molte donne, anche le più emancipate, vivono ancora oggi diversi blocchi, poiché il nostro corpo ha iscritta in sé la memoria dei tempi passati, non soltanto della nostra storia individuale, ma anche della nostra storia di genere. Siamo diventate “ignoranti” del nostro corpo, dei suoi processi e dei suoi poteri, perché così ci hanno voluto far diventare.
E non serve leggere libri sull'argomento, per quanto possano aiutare, serve invece tornare a sentire il proprio corpo e l'infinito universo, anche simbolico, in esso iscritto.
Si crede comunemente che l'inconscio “risieda” nella “psiche”, nella mente o nell'anima, ma quest'affermazione implica un concetto che dev'essere superato, ovvero la separazione tra corpo e anima.
Il corpo serba la memoria dei nostri passati, dunque è carico di “materiale inconscio”.
Danzare, dove per danzare non intendo fare dei passi predefiniti a ritmo di musica, ma entrare in uno spazio rituale nel quale si è presenti totalmente ai propri movimenti che diventano il simbolo stesso della propria interiorità, della propria storia e della storia della propria specie... danzare, dicevo, è una via regia per entrare in contatto con questo materiale inconscio, con questo universo simbolico e per poterlo riprogrammare, riportando l'ordine naturale stravolto dalla cultura, dalla storia, dai traumi.
In questo senso la danza è uno strumento potente di trasformazione e di guarigione, e le culture sciamaniche ne sono consapevoli da millenni.
Vi sono numerose tecniche di riprogrammazione dell'inconscio, in cui si agisce sulla mente (come la PNL) o più profondamente sull'anima stessa (Theta Healing o Channelling), e i cui effetti si possono registrare sul corpo (scomparsa di disturbi, sintomi, blocchi).
Ma si può agire anche partendo dal lavoro sul corpo stesso, per attuare una profonda riprogrammazione dell'inconscio e quindi una profonda trasformazione esistenziale.
Alcuni ricercatori stanno studiando come alcuni gesti, posture e attitudini corporali universalmente riconosciute come significanti di determinate qualità della personalità, se reiterate consapevolmente inducono un incremento di quelle qualità stesse.
Ti faccio un esempio. Tutti gli individui riconoscono il gesto di aprire le braccia in alto a “V” come gesto indicante vittoria e dunque potere. Anche gli atleti velocisti ciechi dalla nascita, quando tagliano il traguardo, fanno istintivamente questo gesto. In studi scientifici si è visto che facendo ripetere questo e simili gesti ad alcune persone, in poco tempo è aumentato il “tasso” di sicurezza in sé e di successo nella vita.
Si sono studiati anche i cambiamenti ormonali che ripetere questi gesti provocavano, ed erano davvero molto significativi. Infatti i movimenti fatti con presenza e con intensità (qualità che nella danza, grazie anche al potere evocativo della musica, sono spinte al massimo), promuovono processi fisiologici e ormonali che producono forti emozioni. Più ci si allena in questo e più le nostre cellule, proprio come dei muscoli allenati, assumono la forma adatta a ricevere e a legarsi con quegli ormoni. Se le emozioni sono positive, di benessere, piacere, gioia, sicurezza in sé, il nostro corpo, a livello cellulare, si trasforma, forgiandosi a divenire ricettivo proprio per questo tipo di emozioni. Ecco dunque come avviene a livello fisiologico, questa riprogrammazione inconscia... fantastico vero?
Siamo esseri malleabili sin dalle nostre cellule, e le trasformazioni che avvengono a livello cellulare trasformano il nostro inconscio e la nostra realtà.
Allo stesso tempo, riordinando le strutture interne al nostro inconscio, possiamo far sì che esso inverta i messaggi che prima dava al nostro corpo, e ottenere una guarigione da una malattia, come spesso accade attraverso le Ricostruzioni Energetiche Familiari. È meraviglioso: abbiamo così tanti strumenti di lavoro interiore, così tanti percorsi, così tanti punti di partenza, ma l'obiettivo infine è uno, l'Evoluzione e la Libertà da ogni forma di condizionamento.
Ci tenevo a raccontarti di questo che è per me il percorso di crescita preferenziale, soprattutto perché sento che è sempre più urgente tornare a vivere esperienze legate al sentire, per curare l'eccesso di pensare che tanta sofferenza ha causato alla nostra società.
Il pensiero divide, il sentire unisce, e noi, come Umanità, abbiamo proprio bisogno di questo, di andare verso la percezione dell'Unità.
A questo punto ti saluto, sperando che leggere questo mio articolo ti abbia fatto piacere e soprattutto di esser riuscita a trasmetterti un po' della sacralità che io attribuisco al corpo e alla danza, e che mi auguro possa davvero essere recuperato nella nostra cultura.
Ti lascio con un regalo che spero tanto tu vorrai cogliere: la possibilità di sperimentare (gratuitamente) il potere trasformatore della Biodanza. Naturalmente è un regalo che faccio a uomini e donne! :-)
Clicca QUI per ritirare il tuo regalo!
Un abbraccio e un sorriso :-) Anna Bellini.
P.S.: puoi lasciare qui sotto i tuoi commenti all'articolo e io ti risponderò!
Ciao Anna,
RispondiEliminagrazie mille per questo tuo post, aldilà delle idee importantissime e fondamentali per noi oggi, è come se si percepisse un flusso, un'ondata che viene dall'esperienza, come dall'energia di ciò di cui parli, come sentire l'esperienza che il tuo corpo ha conosciuto e vissuto. Mi ritrovo tantissimo con questa esigenza, imperativa per noi adesso, di ricontattare il nostro corpo ed il nostro sentire, di fare pace con queste sfere così importanti della nostra vita ed è straordinario che questa tanto radicata dualità tra mente e corpo, corpo ed anima, si risolva così semplicemente e magicamente non nella mente, ma nel corpo stesso.
Grazie :-)
un abbraccio
Marco P
Grazie Marco per il tuo bel commento. E' straordinario per me quante vie di accesso abbiamo oggi all'unificazione di ogni dualità che la nostra cultura ha creato! E come infine sia tutto più semplice di quel che "pensiamo", quando torniamo al corpo e alla sua saggezza intrinseca. Un abbraccio
RispondiEliminaAnna
Grazie Anna, condiviido ogni tuo singolo pensiero e sento mia ogni tua parola e riflessione. Siamo un uno danzante
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