Caro
Simone, ho
letto il tuo ultimo articolo tutto d’un fiato e davvero leggere
della crisi del risveglio del femminile mi colpisce e mi ferisce
profondamente, perché so il potere trasformante che ha. Lo so
perché lo vivo e, penso pertanto sia mio dovere morale diffondere i
miei pensieri e la mia testimonianza a riguardo. Ecco
quello che mi sento di dire, sperando che possa essere d’aiuto a
qualcuna delle tue lettrici. Ho
iniziato il mio percorso di crescita e risveglio interiore con
Simone, tre anni fa. Da allora la mia vita è stata stravolta in
meglio. Grazie al suo supporto ho avuto importanti epifanie circa me
stessa, la mia vita e le mie aspirazioni, che continuo a integrare
con quello che ho imparato dopo aver lasciato l’Italia. Ho piú
volte pensato che il supporto che ho avuto lavorando con Simone mi ha
dato le basi per poter recepire in modo ottimale tutti gli altri
insegnamenti spirituali ai quali mi sono avvicinata in seguito. Il
lavoro di Simone è rivoluzionario e fondamentale soprattutto per i
seguenti aspetti:
1)
Insegna a riconoscere i blocchi principali delle donne italiane,
blocchi che ovviamente anche io avevo. I piú pericolosi sono di
sicuro i condizionamenti cattolici, che hanno letteralmente
martoriato la nostra anima, arrecandoci innumerevoli danni. I piú
potenti credo siano di base due per tutte noi: credere che Dio ci
punirá se assecondiamo e godiamo della nostra sessualitá e
pensare che non ci meritiamo nulla: nè l’amore, nè la ricchezza,
nè l’abbondanza in nessuna delle sue forme.
Dalla non
riconoscenza della nostra forza e del nostro valore scaturiscono
tutti gli altri problemi. Siamo Ie carnefici della nostra bambina
interiore, impedendole di regalarci gioia e magia; credendo di
valere zero permettiamo che altri si approprino e gestiscano il
nostro potere (per poi lamentarci che nessuno ci considera); usiamo
la Regina di Coppe (e in parte la bambina interiore) per rinforzare
gli ideali dell’amore metafisico e perso nelle fantasie
principesche (quando credo nessuna di noi viva in un castello).
Il
risultato è che diventiamo cieche e vittime, perché questo
approccio ci fa essere succubi di un uomo che ci domina senza
rispettarci e a cui, proprio per questo, iniziamo a chiedere
approvazione e protezione. Da qui la dinamica figlia-genitore.
A
questo punto, in preda all’isteria/depressione/confusione,
qualcuna, se va bene, ogni tanto chiede aiuto a Dio (con la propria
Regina di Denari), perché nel mondo si sta male, gli uomini sono
cattivi, nessuno ci capisce. E qui un altro pericolossisimo
meccanismo viene rinforzato: credere che la spiritualitá sia un
rifugio dalla realtá svincoltato dal mondo. Quando è esattamente
l’opposto. E tra poco lo spiegheró.
Se invece va male, ci
infuriamo (Regina di Spade). E lí ne succedono delle belle, perché
vogliamo risolvere i conflitti urlando. Ci meravigliamo dei governi
e delle loro “guerre per risolvere le guerre” e non vediamo che
noi facciamo lo stesso. In pratica, quello che accade è che le
regine, invece di risplendere in noi, sono lí a rovinarci la vita,
a noi come donne, alle nostre famiglie (perché nel frattempo
avremmo sposato l’uomo sbagliato, cresciuto figli senza sapere
COSA insegnar loro, a parte la buona educazione, che ben presto si
renderanno conto non serve per fare la loro parte nel mondo), alle
nostre relazioni e alle nostre professioni (che presumibilmente
saranno frustranti, ma serviranno per pagare le bollette). Io ho
vissuto tutto questo. Una vita che non era la mia. Relazioni
sbagliate, dinamiche interiori impazzite, lavori che non mi
soddisfavano. Fino a quando ho iniziato a Evolvere e a
ricordare chi sono e perché sono su questa terra. Tutto inizia con
Simone e il secondo merito del suo lavoro:
2)
Aiuta a sciogliere i blocchi, passo fondamentale dove aver
ammesso che proprio benissimo non siamo messe. Da quello che ho
potuto vedere, molte donne incredibilmente, non vogliono ammettere
questa palese evidenza. Credo ció sia dovuto, in parte alla
dinamica “siamo fuori dalla gabbia” di cui parlava Simone, in
parte al fatto che ammettere che qualcosa in noi non va, richiede
umiltá. E noi non sappiamo cosa sia l’umiltá , nè lo vogliamo
sapere. Noi donne abbiamo conosciuto l’umiltá come accettazione
della sottomissione, come sinonimo di inferioritá , come segno di
inchino davanti a un “padrone”, o come simbolo di indegnitá
davanti a Dio. Disastro, anche qui. Perché tutte queste definizioni
sono false e non fanno altro, oggi, che inasprire il nostro
orgoglio. L’orgoglio che ci rovina, noi e la nostra societá , è
manifestazione della piú bieca forma del nostro ego, che ci fa
credere di essere “grandi”, quando invece non fa altro che
rinforzare il nostro dolore e la nostra insoddisfazione, impedendoci
di decidere di cambiare. Se c’è una donna che sta
leggendo queste parole e sente il proprio dolore e la propria
insoddisfazione, il mio invito, dal cuore, è di ascoltarli. Non di
sopprimerli, nè di ignorarli. Lí risiede la piú grande
possibilitá di cambiamento. Basta “solo” decidere di volere
stare meglio e capire il vero senso della parola umiltá. Umile è
chi è talmente radicato nella consapevolezza di sè, da non
identificare se stesso con nulla esterno a sè. So benissimo che è
un concetto difficile da capire sia con la mente che con il cuore.
Infatti, di base non è fatto per essere spiegato, ma per essere
scoperto, attraverso un percorso evolutivo. Credo comunque che sia
giá importante sapere che l’umiltá non ha niente a che vedere
con tutto ció che noi pensiamo. E che, lungi dall’essere sinonimo
di debolezza, è espressione di una altissima forma di intelligenza
e Amore per se stessi.
Se qualcuna ha resistenze legate
all’orgoglio, è pregata di accantonarle, ora. Il mondo e l’Italia
hanno bisogno di donne risvegliate e consapevoli. E non possiamo piú
aspettare.
E
ora veniamo al punto: da dove iniziare il risveglio del femminile?
Arriviamo cosí al terzo merito del lavoro di Simone.
3)
Approccia il risveglio spirituale partendo dal radicamento.
A
posteriori, dopo aver studiato e sperimentato altri approcci, posso
dire che l’attenzione sul radicamento è rivoluzionaria, ma
soprattutto essenziale in qualsiasi donna italiana si affacci alle
tematiche spirituali.
E qui mi riaggancio a quanto detto prima circa
la Regina Denari e la sua tendenza a rifugiarsi fuori dal mondo. Mi
sento di affermare con certezza che nessuna di noi dovrebbe leggere
testi puramente spirituali (o seguire scuole di pensiero incentrate
solo sulla connessione con i “piani alti”) senza prima aver
lavorato sull’attivazione dei primi due chakra. Se siamo sulla
terra è anche per godere dei piaceri terreni. Siamo chiamati tutti
a compiere una missione (ognuno di noi con i propri doni e talenti),
tutti abbiamo il dovere di agire sulla terra, per migliorare le
nostre vite e il Pianeta. Il problema è che non abbiamo ancora
compreso abbastanza che lo spirito non è fuori da noi e dal mondo.
Dio e tutto l’Universo, sono in noi e attraverso di noi vogliono
agire nel mondo. Per salvarlo. Ma prima dobbiamo salvare noi stessi.
Il che significa, specie per noi donne italiane, comprendere il
radicamento prima di qualsiasi pratica spirituale.
La connessione
con lo spirito che ci porta la nostra Regina di Denari ha lo scopo
di rigenerarci quando siamo stanche, quando siamo sfiduciate, quando
siamo spaventate. La preghiera, la meditazione o qualsiasi altra
cosa ci avvicini a Dio, sono la sorgente d’acqua fresca alla quale
ci ristoriamo dopo aver camminato sotto il sole, in montagna. Credo
tutti abbiano vissuto la sensazione. Cosí come credo tutti sappiamo
che dopo aver bevuto non rimaniamo in contemplazione davanti alla
fonte per sempre. Riprendiamo il nostro cammino. Il nostro cammino è
la nostra Vita. Dio è la fonte che ci disseta, è la fonte
dell’abbondanza che tutti noi vogliamo, e che ci spetta per
diritto divino. Non è l’abbondanza che manca. Siamo noi che siamo
assenti e quando cerchiamo di tornare presenti, siamo d’intralcio.
Con il nostro senso di indegnitá, con i blocchi dei voti di povertá
, con le illusioni che hanno contaminato la nostra anima da secoli.
Voglio precisare che per abbondanza non parlo solo di soldi, parlo
anche e soprattutto di opportunitá, idee, coraggio. Chiunque, e qui
mi riferisco tanto agli uomini quanto alle donne, voglia iniziare,
riprendere o perfezionare il proprio percorso interiore, deve avere
ben in mente una cosa: Lo spirito non è avulso o diverso dalla
vita. Lo spirito è la Vita. Lo spirito è azione nella vita. Cambia
te stessa, e il tuo mondo cambierá di conseguenza. Lo spirito
è infatti la chiave per leggere il codice della nostra realtá . E
cambiarlo. Quello che viviamo è lo specchio di ció che siamo o che
non abbiamo ancora imparato. Dio non aspetta altro che il nostro
permesso per agire attraverso di noi. Sulla terra. Altrimenti non
saremmo qui.
Da
quello che ho appreso e messo in atto nella mia vita, ecco
cosa mi sento di dire alle donne italiane e lo voglio fare usando la
metafora dei chakra. Ognuna dovrebbe, in quest’ordine:
sentire
il chakra del cuore;
attivare
il primo e il secondo chakra, collegati all’appagamento dei
bisogni primordiali;
connettersi
con il sesto e il settimo chakra, legati allo sviluppo di un
dialogo personale con l’Universo e alla capacitá di vedere oltre
la superficie e le apparenze;
E
in ultimo esprimere il terzo e il quinto chakra, il proprio
potere personale.
Perché
ho scelto questo ordine? Tutto parte dalla decisione di cambiare, che
puó e deve significare solo una cosa: decidere di imparare ad amare
se stesse: sentire il chakra del cuore. Non ho detto attivare,
ho detto sentire, perché so per esperienza che l’attivazione del
chakra del cuore è un processo trasversale che ci accompagna per
tutta la vita.
Ma il primo passo è sentire che c’è e ammettere
che da lui occorre partire. Il secondo step è lavorare sul
radicamento. Come detto, è inutile, per non dire dannoso, passare
alla ricerca astratta dei mondi celesti, senza aver appagato gli
istinti e i bisogni. È come andare in palestra senza mangiare. Dopo
aver lavorato sul radicamento, ma prima di dare voce ed espressione a
Te, a ció che vuoi veramente e a come lo vuoi realizzare, occorre
passare al sesto e settimo chakra. Questo perché il nostro potere e
la nostra forza derivano dalla nostra unione con la sorgente da cui
proveniamo. Essere stati creati a immagine di Dio significa che
abbiamo la sua impronta digitale stampata nel nostro codice genetico.
Per usare tale impronta, tramite l’espressione del nostro potere
personale, dobbiamo peró, prima di tutto riconoscerla e nutrirla.
Solo a quel punto saremo potenti co-creatori. È ora il momento di
riprenderci ed esprimere il nostro potere, ma prima occorre capire
cosa è il potere di cui parliamo.
Il potere che ci manca e che
manca al mondo, è il potere divino. O meglio, come giá detto, non è
Dio che manca, siamo noi che siamo assenti. Abbiamo pensato al
concetto di potere come vittoria dell’uno sugli altri o come
vittoria dell’uno ignorando gli altri. Ecco perché il mondo va in
rovina. Ecco perché l’Italia è allo stremo delle forze, ecco
perché l’umanitá è alla deriva, ecco perché le nostre singole
vite sono confuse, parziali, vuote, spaventate. La nuova Era deve
essere guidata dall’energia del femminile, che è l’energia
dell’Amore Universale, della connessione e del rinnovamento con Dio
e in Dio.
L’energia del femminile è un archetipo, è presente in
tutti, uomini e donne. Agli uomini dona una maggiore sensibilitá, in
senso lato. Li aiuta a smussare alcune parti del carattere e a essere
meno identificati con l’intelletto e piú con il flusso universale.
Ma è nelle donne che l’energia del femminile è preponderante. E
questo non vuole essere un inno alle donne e un annichilimento
maschile. Assolutamente. Io adoro gli uomini: gli uomini mi hanno
supportato nel mio percorso di crescita e a loro vanno la mia
gratitudine e stima infinita. Voglio peró sottolineare che il ruolo
delle donne è e deve essere fundamentale nella trasformazione che
sta avvenendo e nell’espressione del proprio potere personale. Se
le donne iniziano a capire davvero se stesse, sciogliere i blocchi,
radicarsi e manifestare il loro immenso splendore, possono avere un
effetto a catena micidiale: una donna consapevole e risvegliata è
capace di scegliere l’uomo giusto (non il principe che esiste solo
nelle favole, ma un uomo che le sappia amare, rispettare e
valorizzare), è capace di costruire una famiglia bilanciata, ècapace
di crescere dei figli evoluti, è capace di costruirsi la vita che
desidera, fuori dai condizionamenti e dai blocchi. La donna porta in
sè il potere della creazione. L’uomo, e l’energia del maschile
in generale, proteggono il femminile e lo aiutano a esprimersi. È
questa la celebrazione del matrimonio alchemico, la riunione del Tao,
in noi stesse, prima ancora che nella coppia.
A prescindere da chi,
se uomo o donna, sará materialmente alla guida dei governi del
futuro o delle rivoluzioni del futuro, le donne non possono
permettersi di ignorare il loro compito, perché, al di lá di chi
fará , ció che conta è COME lo fará . E il COME dipende
dall’attivazione del femminile nella donna, perché siamo in
maggioranza sul pianeta, e il cambiamento evolutivo dipende dalla
nuova impronta energetica che siamo chiamati a dare all’inconscio
collettivo, fin’ora dominato dal lato oscuro del maschile. Se
ciascuna di noi, ora, iniziasse il proprio percorso di crescita,
l’umanitá e la Terra (intesa come insieme di clima e risorse) si
salverebbero in pochi anni. Non è fantascienza, è matematica! Sei
davvero sicura che l’orgoglio, la pigrizia e la paura valgano piú
della Veritá che puó salvare te stessa, il tuo futuro e quello
delle generazioni a venire? Se pensi di poter fare qualcosa, fallo.
Mi correggo: se pensi di voler fare qualcosa, fallo. Perché a
potere puoi. Eccome. Hai il potere che Dio ti ha dato. Cosa c’è
di piú meravigliosamente illimitato e sicuro? Tu non sei le tue
paure, tu non sei i tuoi lati oscuri. Tu sei una Dea.
Svegliala. C’è bisogno di te. Ora!
Concludo
con il piú bel messaggio di rassicurazione e Amore che sia mai stato
donato dai cieli e che Simone ha canalizzato per noi:
La
mia gratitudine per i vostri sforzi, dolori e sofferenze, sarà come
un balsamo miracoloso che lenirà in voi ogni dubbio. Così è, figli
miei. IO SONO METATRON. IO SONO LA VOCE DELL'UNO E DELLA VERITÀ.
Un
bacio, Concetta.