giovedì 21 aprile 2011

Cosa vogliono veramente le donne dagli uomini?

Capita spesso che io e Simone parliamo di uomini... come terapeuta principalmente “al femminile” lui è costretto ad assorbirsi le infinite lamentele delle donne sui maschi, e io come sua amica spesso contribuisco a rafforzare questo modello della donna che “non ne può più di questi uomini”.
Devo confessare che anche quando mi trovo in compagnia delle amiche questo argomento va per la maggiore e per quanto possa assumere sfumature diverse, che vanno dall'ironico-sbeffeggiante, all'incazzato-femminista, al depresso-rassegnato, si traduce fondamentalmente in un messaggio chiaro e univoco: “ma proprio non esistono gli uomini con le palle?”
Più di una volta ho detto a Simone: “hai lavorato tanto per le donne e per la loro crescita, perché non ti dedichi adesso un pochino agli uomini, così fai felici tanto loro, quanto di riflesso noi donne?”
Ed è così che Simone mi ha proposto di scrivere un post proprio su questo argomento.
I tempi sono proprio cambiati... un uomo che ha un Blog tutto al femminile e che chiede ad una donna di scrivere un post sugli uomini.
Ma a ben vedere il ragionamento non fa una piega :-).

Prima di iniziare però voglio disattivare quel mio Sé Interiore (Simone la definisce la Regina di Spade) che con facilità, specie quando è rafforzata dalla compagnia di altre Regine di Spade, indulge nella meticolosa ricerca dei difetti e delle mancanze degli uomini, con fare molto spesso arrogante e altezzoso e con un mal celato senso di superiorità di genere.
Insomma prima di parlare (male) degli uomini credo che noi donne dovremmo rivolgere lo sguardo verso noi stesse e cercare di comprendere cosa profondamente ci rende talvolta tanto spietate, con le nostre spade così affilate.


Io penso che dietro la spada si celi una coppa chiusa, quella della Regina di Coppe, le cui aspettative di amore romantico mai e poi mai potrebbero essere soddisfatte da alcun “principe azzurro” sulla faccia della terra.
Quindi prima di tutto noi donne dovremmo conoscere quali ideali di uomini affollano la nostra fantasia, riconoscere i condizionamenti che hanno creato questi ideali e infine trovare il modo per sciogliere tali condizionamenti inconsci. Solo allora avremo una visione più lucida della realtà del mondo maschile e potremo trasformare l'aggressività della nostra spada in capacità di discernimento.
Ma di tutto questo già Simone ne ha parlato ampiamente nei suoi post e dopo questa necessaria premessa vorrei addentrarmi più profondamente e soprattutto senza cadere in visioni stereotipate, in una riflessione su cosa realmente desidera una donna dagli uomini e perché difficilmente questi ultimi riescono a rispondere a a tali desideri.

Partiamo dalla seconda questione...
Tolte tutte le aspettative romantiche e le rabbie che la donna si porta (a ragione) dietro da secoli di repressione e maschilismo, tolte le proiezioni e le deformazioni che lo sguardo femminile ha sul maschile, che cosa l'uomo, almeno l'uomo italiano, fa o non fa per non riuscire a soddisfare una donna?
Per me la risposta è piuttosto semplice anche se per nulla facile, me ne rendo conto, da mettere in pratica.
Fondamentalmente io sono arrivata a questa conclusione: l'uomo deve esser capace di far sentire donna una donna e la donna deve saper far sentire uomo un uomo.
Può sembrare una banalità e a certi forse una cosa antiquata ma secondo me in questa semplice formula si cela il segreto dell'alchimia tra maschile e femminile.
Certo mi rendo conto che per arrivare a questo si vanno a toccare questioni che sono di una complessità enorme.

Innanzitutto c'è da considerare che l'uomo sta vivendo una fase di enorme crisi perché ora che il modello patriarcale (almeno nel mondo occidentale) sta crollando, modello in cui per secoli si era insegnato che la forza maschile e la virilità era rappresentata da quel rapporto di potere e quella prevaricazione, lui non sa più bene dove andare per contattare la sua forza, la vera forza.
Perché di fondo una donna desidera che l'uomo sia forte, non certo forte in senso autoritario, perché mai si sarebbe battuta per anni altrimenti? ma di una forza che sia capace di sostenerla e proteggerla.
La donna deve sentire di potersi appoggiare ad un uomo, mentre troppe volte si vive proprio il contrario, ovvero è l'uomo che si appoggia alla donna.

Lei desidera un uomo autonomo, che sappia provvedere economicamente a se stesso e alla sua famiglia, che sappia trovare da sé le proprie strategie di vita, che sia dotato di intraprendenza... e quest'ultima anche nel corteggiamento, perché sempre più spesso sento le donne lamentarsi di uomini che non si decidono mai a prendere l'iniziativa e a cui tocca fare loro il primo passo.
Ma questo non è un buon inizio, perché l'intraprendenza, il muoversi verso l'oggetto del proprio desidero, la penetrazione (in senso ampio) e la conquista sono qualità tipiche del maschile.

La donna dovrebbe “emanare” la propria seduzione proprio come un fiore emana il suo profumo irradiandolo verso chi desidera.
Certo sto parlando in termini generali e ogni situazione è diversa dall'altra, ma queste sono le energie di base che dovrebbero guidare il rapporto uomo-donna.
So che qualcuno mi potrebbe tacciare di maschilista, ma sono sempre più convinta che osservare le Leggi che regolano la Natura e aderire alle stesse sia un ritorno a casa verso la propria autenticità.

Ma torniamo alla capacità di sostenere...
Certo anche la donna deve saper sostenere l'uomo, è evidente, ma il sostegno della donna è più sottile, accogliente e perseverante, fatto di conferme di cui l'uomo ha tanto bisogno, mentre quello dell'uomo deve essere più esplicito ed evidente, più fisico e assertivo.
Credo che questa sia la prima cosa importante nel rapporto tra maschile e femminile, un onorare e aderire alle Leggi Universali che vedono il maschile una forza attiva e guerriera, il femminile una forza recettiva e accogliente.
Energeticamente uomo e donna hanno bisogno di sentire se stessi e l'altro sesso a contatto con queste Forze Universali.
Ritrovare questo contatto in modo sano e naturale per un uomo è forse oggi ancor più urgente che per la donna, perché lei grazie alla maternità non si è mai svincolata dalle leggi naturali come è accaduto per l'uomo.

E quando una donna dice semplicisticamente: “voglio un uomo con le palle” credo voglia dire proprio questo: un uomo a contatto con la forza maschile profonda, con lo Yang.
Come fare questo? Questa è la questione più spinosa.
In una società in cui il contatto con la Natura, la necessità di procurarsi il cibo in modo diretto, i rituali di iniziazione, il dover combattere per difendere la propria famiglia e la propria comunità, i riti di aggregazione maschili sono venuti meno, come ritrovare questa connessione?
Innanzitutto è bene ricordare che tutte queste qualità del maschile non si sono perse ma si trovano in forma archetipica in ogni uomo, per cui non si tratta di ricostruirle dal nulla, ma di riattivarle.

E questo è già un buon punto di partenza, la consapevolezza che ogni uomo può accedere a queste energie presenti dentro di lui e ritrovare la propria forza profonda.
L'archetipo del Guerriero, dell'Eroe, del Selvaggio, sono presenti nell'inconscio di ogni uomo, si tratta per ognuno di trovare i propri “rituali”, le proprie attività, le proprie forme per riattivarli.
E visto che io credo che tanto la nostra società abbia perso in termini di connessione e possibilità di disporre di queste energie profonde, anche a causa dell'abbandono dei rituali di iniziazione, così importanti per l'uomo, ritengo che proprio il recupero di una dimensione rituale sia fondamentale.
Quindi non tanto cosa fare, quanto come lo si fa.

Può essere la partita di pallone con gli amici, la gita di alpinismo, l'accendere un fuoco, o il portare un dono a una donna... se lo si fa con presenza e consapevolezza, oltre che con piacere, può riattivare fortemente questi archetipi che diventeranno una fonte costante di nutrimento e di energia.
Certo che se siamo noi donne ad appropriarci di questi archetipi maschili e ad attivarli in noi stesse, come spesso accade, invertiamo l'ordine naturale delle Energie Universali e non possiamo certo sperare di trovare uomini che siano in contatto sano e maturo con il loro maschile profondo!
Ovvio, no?
Nell'Universo tutto tende all'Armonia, e se la donna attiva in sé energie Yang, l'Uomo per contrappeso energetico attiverà lo Yin.

Ma Yin e Yang non sono però separabili e se da un lato la donna vuole che un uomo mostri le sue qualità yang, desidera anche un uomo dolce, sensibile, e morbido, che si sappia commuovere e amare teneramente.
E queste qualità la donna le ama scoprire piano piano, nell'intimità, oppure quando emergono sotto forma di gentilezza e attenzioni, di quei gesti maschili che tanto ci mancano, che alcuni definiscono “cavalleria” ma che se vengono fatti con presenza e sincerità, sono secondo me il perfetto matrimonio tra energie Yang e Yin nell'uomo.
La giusta combinazione tra Yang e Yin sia nell'uomo che nella donna sono il segreto della relazione tra i sessi.

La donna desidera un uomo che sappia esprimere e irradiare energeticamente verso di lei il proprio Yang, di cui lei si nutre e su cui si appoggia, dopodiché ama andare a scoprire il suo Yin entrando nella sfera dell'interiorità dell'uomo.
Mentre un uomo desidera sentire la forza Yin di una donna, la sua accoglienza, dolcezza, e sinuosità: attraverso questa accede a lei per poi poter scoprire il suo fuoco interiore e intimo, lo Yang ben avvolto e protetto dalla morbidezza dello Yin.


Dentro a questo contenitore energetico di forze che si bilanciano, si sostengono e si nutrono l'un l'altra avviene la pulsazione continua della relazione e della comunicazione tra uomo e donna che deve essere simmetrica, priva cioè di prevaricazioni, fatta di ascolto profondo, di un equilibrio tra dare e ricevere, di adattamento continuo alle situazioni, di creatività e di sorprese, di elementi di caos che vengono a turbare ordini da troppo tempo mantenuti, di coraggio per crearne di nuovi.

E qui mi fermo, perché poi ci sono i misteri dell'alchimia di coppia che vanno rispettati e onorati...ma conoscere i proprio desideri reciproci credo proprio sia la base della relazione tra uomo e donna :-).

Ricordati che puoi lasciare qui sotto un tuo commento e io ti risponderò... un abbraccio, Anna.

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