L’integrazione
“Cosa accadrebbe se invece di semplicemente pensare sulla vita osassimo danzarla?” Roger Garaudy
La malattia fondamentale della società moderna è la dissociazione.
L’uomo moderno è dissociato da se stesso, dal suo presente, dal suo corpo, dal suo sentire profondo, dal suo simile, dalla Natura e dal Cosmo.
Biodanza è un sistema che si pone come obiettivo principale l’integrazione umana su tutti questi livelli.
Il termine nasce dal prefisso greco "Bios" che significa Vita e dalla parola di origine francese “Danza” che etimologicamente significa movimento integrato, pieno di senso.
Il creatore
Il creatore del Sistema Biodanza è Rolando Toro Araneda (1924-2010), antropologo e psicologo cileno. Ha tenuto la cattedra di Psicologia dell’Arte e dell’Espressione all’Istituto di Estetica della Pontificia Università del Cile. E’ stato Docente del Centro di Studi di Antropologia Medica della Scuola di Medicina dell’Università del Cile. La Biodanza nasce dalle ricerche di Rolando Toro e dal suo impegno, iniziato nel 1960, di umanizzare la psichiatria, ma si rivolgerà ben presto all’uomo moderno, nella constatazione che è la società ad essere malata.
Rolando intende creare un sistema per stimolare la gioia di vivere, per migliorare l’integrazione tra lo spirito e il corpo, per rinforzare il legame tra le persone.
L’integrazione corporea
Biodanza si propone innanzitutto di ritrovare l’unità corporea: troppo spesso l’uomo percepisce il proprio corpo come un insieme di parti non comunicanti, alcune di esse giacciono quasi dimenticate, disabitate, soggette ad innumerevoli repressioni culturali.
“Biodanza nasce dal desiderio di rinascere dei nostri gesti vuoti di significato, vuoti di comunicazione”
Biodanza attraverso la ricerca del movimento naturale, pieno di significato, armonioso e piacevole, promuove la riscoperta del corpo come una unità integra e intera, armoniosa e fluida, in connessione costante con le energie vitali in cui è immerso e che in esso scorrono e si manifestano.
Il sentire e le emozioni
In una cultura che predilige le funzioni razionali e analitiche Biodanza propone un’inversione di approccio e pone il suo accento sull’esperienza del corpo, del sentire, del vivere l'emozione, sulla percezione di sé, dell’altro e del mondo non a partire dal pensiero che divide e allontana ma dal sentire che avvicina, integra e unisce.
L'approccio meramente analitico alle problematiche esitenziali mostra i suoi limiti nella misura in cui l'esitenza non è un fatto puramente mentale: la vita non è soltanto pensata, ma vissuta con il corpo, con il cuore, con tutte le proprie parti.
Il sentire non è una facoltà aggiuntiva dell’essere umano, esso ha un profondo valore esistenziale: sentire se stessi vivi nel proprio qui e ora, senza elaborazione (Vivencia) non solo modifica l’idea che uno ha di se stesso, ma può modificarne esistenza.
La gioia di vivere, la forza interiore, il benessere psicofisico, la salute aumentano.
“La Vivencia è certezza. La Vivencia ha una forza di molto superiore a qualunque conclusione si possa raggiungere sul piano razionale o di coscienza. La vivencia è indiscutibile.”Rolando Toro
Biodanza mette in contatto la persona con il proprio movimento interiore, con la propria emozione e il gesto, la danza, nascono non da una esigenza estetica e coreografica ma dal sentire profondo di se stessi, che diventa espressione della propria identità.
L’identità si rafforza, i potenziali fioriscono
Biodanza dunque rafforza la percezione di se stessi e della propria identità, stimola i potenziali di ciascuno promuovendone la fioritura e l’espressione.
L’identità è un insieme di potenziali che ciascuno di noi possiede per eredità biologica, ma molti di essi rimangono silenti, poiché il contesto culturale, familiare, educativo, non ne promuovono la fioritura, al contrario agiscono come fattori repressivi.
Biodanza si propone di creare un contesto sano e di offire proposte positive affinché questi potenziali possano essere contattati e manifestati dalla persona, integrati nella propria identità.
Rafforzare il positivo
Nonostante presenti una dimensione terapeutica, nella misura in cui conduce l’individuo verso un maggior livello di benessere e salute, Biodanza non lavora sulla parte “malata”, ferita, traumatizzata, ma sempre rafforzando la parte sana, le potenzialità dell’individuo. Aumentando la salute la malattia diminuisce, proprio come accendendo una candela in una stanza buia l'oscurità diminuisce.
L’altro, il gruppo
L’identità non è pensabile senza l’altro: senza l’altro io non esisto! Per questo in Biodanza, per quanto esistano esercizi individuali, vi è la necessità di un gruppo, di un contenitore umano e affettivo ove esprimere se stessi, incontrare l’altro, comunicare, nell’ascolto e nel rispetto reciproci e dei propri ritmi e tempi.
Il gruppo è una matrice di rinascita. In questo senso Biodanza promuove l’integrazione con l’altro, la riscoperta del legame che ci unisce ai nostri simili, il valore dell’affettività.
Biodanza è, nella definizione di Rolando Toro, una poetica dell’incontro umano.
In una società in cui ci si incrocia di continuo ma molto poco ci si incontra veramente, riscoprire la dimensione sacra dell’incontro umano, riconoscere nell’altro il simile ha grandi e profonde implicazioni sociali. In questo senso Biodanza è una forma di educazione, un modello di azione sociale.
Progressivamente si scoprono possibilità nuove di comunicazione, di relazione, in una dimensione più affettiva ed armoniosa, naturale ed ecologica.
Sacralità della Vita ed ecologia
Il sentimento di appartenenza alla specie umana, la percezione di sé e dell’altro al di fuori delle limitanti sovrastrutture culturali, la riscoperta della dimensione naturale dell’essere, del muoversi e dell’essere insieme, sviluppa il sentimento della sacralità della Vita e dell’appartenenza alla Natura e al Cosmo.
“Danzare è prima di tutto stabilire una relazione attiva tra l’uomo e la natura, è partecipare del movimento cosmico” Roger Garuady
Biodanza ha in questo senso una profonda dimensione etica ed ecologica.
Biodanza un cammino di evoluzione personale ed umano, un invito a mettere la Vita al centro delle nostre vite.“Il futuro dipende esclusivamente dalla possibilità che si realizzi una trasformazione all’interno della nostra coscienza, scoprendo in noi stessi l’energia pura di connessione alla vita.” Rolando Toro
Gli strumenti
Gli strumenti della Biodanza sono il movimento, la musica e l’emozione.
Nota Bene: Biodanza non richiede alcuna esperienza o agilità atletica, ma solo curiosità e desiderio di una sana riscoperta esistenziale. In Biodanza non esiste nè la prestazione nè la competizione. E’ utile un abbigliamento comodo.
Conduce: Anna Bellini
Prossimi incontri: 12, 19, 26 Settembre Serate di presentazione. Alle ore 20.30 presso Leggere Strutture Factory, via Ferrarese 169A, Bologna
Dal 29 Settembre tutti i giovedì presso Associazione Culturale RuYi via delle Lame 69/A, Bologna
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Un abbraccio
Anna
Ciao carissima Anna e grazie di questo bellissimo post :-)
RispondiEliminaVi posso assicurare che la biodanza è davvero uno strumento straordinario di crescita!
Un abbraccio dal cuore a tutti voi ;-)
Simone
Grazie Simone! Grazie a te per avermi dato questa possibilità di scrivere sulla biodanza nel tuo blog.
RispondiEliminaUn abbraccio
Anna