mercoledì 27 marzo 2013

"IL CERCHIO DELLA VITA", il resoconto...

Ciao a tutti :-)
Eccomi qua a scrivere un post diverso dal mio solito... infatti è la prima volta che farò un resoconto sull'appuntamento dell'anno che si è tenuto il 22/23/24 Marzo a Modena.
Io e Maria eravamo presenti con un banchetto della nostra associazione, con l'aiuto del nostro fedele Cristian che ringrazio di cuore ;-)
In questo post, con l'aiuto di tante foto (altra novità), oltre che fare un resoconto su ciò che è successo, sia io che Maria e Cristian vi racconteremo le nostre riflessioni su questi giorni.
Ma partiamo dalla spiegazione dell'evento...

Il progetto intitolato“IL CERCHIO DELLA VITA: MOLTE VOCI, UNA CANZONE”, giunto alla sua terza edizione (le prime due si sono tenute a Trieste nel marzo 2010 e nell’ottobre 2011), ha uno scopo preciso: mettere in connessione tra loro rappresentanti di antiche tradizioni e filosofie con relatori di fama mondiale, che abbiano in comune l'intento di mettere attenzione su ciò che ci unisce come umanità. In modo tale da rispondere alla domanda che fa da sottotitolo a questo evento:
"Dove possiamo andare tutti assieme, con la coscienza che siamo un Unità chiamata Umanità, mettendo in coerenza i nostri cuori e le nostre menti in un intento comune di armonia e pace?"
Quest'anno c'erano scienziati "alternativi" di fama mondiale come  Masaru Emoto, Howard Martin e Roger Nelson ... mistici occidentali come Lynne McTaggart e Ervin Laszlo, e veri sciamani come Bob Randall Maka'ala Yates, Sobonfu Somè e Angaangaq,
delle tradizioni più antiche del mondo!
C'erano anche altri scienziati e relatori che conoscevo meno, ma di sicuro altrettanto interessanti perché il livello delle conferenze si è mantenuto sempre alto.
Sono anche stati fatti esperimenti dal vivo con le centinaia di persone presenti in sala, sul potere dell'intenzione e della preghiera.

Naturalmente io Maria e Cristian non siamo riusciti a vederli tutti perchè dovevamo essere presenti al banchetto a farci pubblicità e vendere i miei libri.
Questo ci è dispiaciuto molto, ma non c'era alternativa e quindi abbiamo fatto i turni per stare in sala e comunque abbiamo visto almeno quelli che ci interesavano di più :-).
Sono stati 3 giorni molti intensi e faticosi, anche perché io venivo da altre 3 settimane prima di lavoro, e basta che guardi le foto per vedere come ero stanco :-/ ma ne è valsa la fatica ;-).
Oltre alle conferenze, è stato molto bello incontrare le altre associazioni che venivano da tutta Italia e confrontarsi con loro. C'erano molti che portavano "nuove tecnologie alternative", parecchie cose degli Egizi, quali nuove versioni di Piramidi di cura e i bastoni miracolosi che usavano i Faraoni... vari tecniche e strumenti musicali per la cura, ma sopratutto direi che le novità più rappresentate erano quelle sull'acqua. Infatti parecchi gruppi proponevano strumenti tecnologici/mistici per la sua purificazione ed energizzazione... ed erano tutti molto interessanti :-0!!?? e di sicuro dall'uso consapevole dei poteri dell'acqua, in futuro verranno fuori parecchie novità ;-).
In linea generale, tutto quello che ho provato, funzionava davvero!! ma purtroppo non ho avuto la possibilità di provare tutto quello che c'era.
Io ho scelto di vedere le conferenze di Masaru Emoto e gli sciamani Angaangaq e Bob Randall.

Questi siamo io e Masaru Emoto
Non credo che ci sia bisogno di presentarlo perchè il suo lavoro sulle fotografie dell'acqua, è di fama mondiale!! Naturalmente è distaccato come tutti i Giapponesi, quindi niente baci e abbracci come avrei voluto :-), ma è stato sorprendentemente simpatico nella sua conferenza.
Ha spiegato come il cristallo d'acqua fotografato rappresenti la manifestazione visiva della vibrazione contenuta nell'acqua e come, in base a questi principi elencati nel suo grafico, l'acqua assorbe i pensieri dell'ambiente circostante e che gli mandiamo...





Seguo da anni il lavoro di Emoto e incontrarlo dal vivo è stata una figata :-).
Ha proiettato tante immagini bellissime e ha parlato di tanti interessantissimi esperimenti fatti da suoi allievi e altri scienziati...
Clicca sulla foto ;-)
L'unico appunto che ci è venuto da fargli è che è davvero "ossesionato" dall'acqua, nel senso che per lui questo elemento della Natura è il più importante in assoluto e gli altri contano davvero poco... ma secondo me, è perché è Giapponese e quindi ha comunque di sua natura un atteggiamento un po' tendente al  fanatico :-). Comunque ce ne fossero di scienziati come lui... saremmo molto più avanti di dove siamo adesso :-/
Questo siamo io e lo Sciamano Angaangaq
Questo è un vero Sciamano Esquimese che ha raccontato come loro vivono, o per meglio dire come vivevano, prima dell'arrivo degli occidentali e dei missionari cattolici :-(.
Ma prima di parlare ha intonato un canto della loro tradizione con degli strani strumenti...davvero bello!!!
E alla fine ci ha "intossicato" con un rituale del fumo, bruciando salvia e usando delle meravigliose piume d'Aquila! Essendo una persona davvero nel cuore, ha parlato del potere riconciliante dell'amore e ha fatto un rituale di guarigione ad una ragazza in carrozzina che era in prima fila.
Devo dire che, aldilà delle cose che ha detto e che commenterò dopo, semplicemente abbracciare ed essere abbracciati da lui, è stato bellissimo :-) :-) :-)
 
Questo siamo io e Bob Randall
Bob Randall è un anziano della tribù Yankunytjatjara, un custode ufficiale della tradizione di Uluru (la più grande formazione rocciosa del mondo da noi conosciuta con il nome di Ayers Rock).
Nato nel 1934 nella regione centrale del deserto del Territorio del Nord, in Australia, è stato uno degli oltre 100.000 bambini aborigeni allontanati con la forza dalle loro famiglie tra il 1910 e il 1970 per essere rieducati e cresciuti secondo la cultura cattolica dell'uomo bianco.
Il Popolo Aborigeno chiama questi bambini "La Generazione Rubata", ed uno dei capitoli più vergognosi della religione cattolica oltre che essere il "peccato originale" degli Australiani.
Seguo da anni questa vicenda, che ancora il vaticano cerca di tenere nascosto con tutti i mezzi possibili, ed è ancora un tabù per un australiano bianco! Pensa che solo nel 2012 il governo Australiano ha chiesto ufficialmente scusa agli Aborigeni :-/.
Prima di parlare ha proiettato un video, con spezzoni originali in bianco e nero degli anni 30, di come vivevano bene gli Aborigeni ed in armonia assoluta con la natura... e di come vivono adesso :-(.
Una cosa davvero triste e una vergogna di proporzioni cosmiche!!!
Lui è una persona straordinaria, ma purtroppo non è molto allegro e porta con se una grande malinconia.
Però alla fine della sua conferenza, ha cantato un paio di canzoni della loro tradizione e l'energia si è un po tirata su ;-) comunque, è stato davvero un onore conoscerlo, abbracciarlo e parlare con lui :-).

Maka'ala Yates e Sobonfu Some




Maka'ala Yates è uno dei massimi esponenti della cultura Hawaiana, mentre Sobonfu Some è una delle sciamane più importanti della spiritualità Africana, ma purtroppo non sono riuscito a vedere le loro conferenze :-(. Comunque hanno avuto un grande successo... e lei considerate che era agli ultimi giorni di gravidanza e aveva una pancia enorme :-0!? e ha deciso di far nascere il bambino qui in Italia.
Tanto di cappello anche solo per essersi fatto un viaggio così lungo per venire qui e fare le conferenze in quelle condizioni...

Riflessioni personali:
Ascoltare queste straordinarie persone, mi/ci ha fatto riflettere su due aspetti importanti delle nostre diverse culture...
1) Questi Sciamani sono persone che vivono completamente nel cuore, e questo noi dobbiamo imparalo bene da loro!!! Ma hanno davvero poca comprensione e conoscenza della nostra realtà e quindi, secondo me, vanno conosciuti e "abbracciati", più che seguire i loro insegnamenti alla lettera. Per esempio, loro insistono sull'importanza di trattare bene gli anziani e ascoltare i loro insegnamenti... ma non si rendono minimamente conto della mancanza di Coscienza e consapevolezza dei nostri anziani e che quasi nessuno di noi ha avuto un insegnamento da loro :-/.
I nostri nonni hanno l'alzaimer e votano Berlusconi... senza contare che una donna su 3 in Italia ha subito una violenza sessuale da un parente e spesso proprio dai nonni :-(.
Io che lavoro da anni proprio su questi temi lo so bene, e purtoppo la nostra realtà è prorpio il contrario, ovvero dobbiamo allontanarci dai limiti e difetti delle generazioni precedenti.

2) Ho avuto modo di avere conferma su una riflessione molto profonda sul Bene e il Male, che ho avuto in tutti questi anni di ricerca interiore, anche grazie ai consigli che mi hanno dato le "mie" Guide... e ho chiesto a Bob Randall perchè, secondo lui, la cultura Aborigena ha subito questa gigantesca ingiustizia da parte della "cultura" occidentale cattolica, ma non mi ha saputo rispondere.
Io invece, una risposta me la sono data e che voglio condividere con tutti voi... tutte le Culture altamente Spirituali che abbiamo avuto nella nostra storia, come gli Aztechi, i Tibetani, gli Indiani d'America, gli Aborigeni Austrialiani etc... ad un certo punto sono stati invasi da un popolo bianco non connesso minimamente alle Leggi dell'Universo, che li hanno devastati e obbligati ad "integrarsi" nella società moderna.
Questo perchè queste Antichissime Culture, molto chiuse e con un concetto del tempo molto diverso dal nostro, avevano eliminato tutte le emozioni negative quali la violenza, la rabbia, la paura etc... vivendo in perfetta armonia con la natura... ma come spiega bene la tecnica del  Voice Dialogue, nessuna energia si può "eliminare", ma semplicemente si sposta da un altra parte!
Visto e considerato che facciamo TUTTI parte di questo pianeta (e prima o poi dovremo comprendere che dobbiamo evolverci tutti insieme), quindi queste Forme Pensiero negative si sono poi incarnate in altre culture come quella Occidentale! Poi per la Legge dei Sé Primari/Sé Rinnegati, tutto quello che rinneghi sia individualmente che socialmente, ti tornerà per forza indietro... per questo come dicono sempre gli Angeli, esistono certamente le ingiustizie umane ma non quelle Divine e delle Leggi che regolano l'Evoluzione dell'Universo! Che ci piaccia o no, funziona proprio così ;-)
Questo discorso naturalmente l'ho scritto solo per farti riflettere ed aiutarti nella comprensione del perchè accadono certe enormi ingiustizie, ma certamente non sto dicendo che le giustifico e che non vadano combattute... anzi, è esattamente il contrario.

Bene, ho finito... e ti consiglio di non perdere l'evento dell'anno prossimo :-)
Buona Pasqua e un abbraccio dal cuore, Simone.

P.S: abbiamo aggiornato il calendario delle nostre attività fino a Giugno e lo puoi visionare cliccando qui.
Ti ricordo che ad Aprile terrò il bellissimo corso di Cartomanzia Evolutiva, che faccio ogni due anni, e ci sono ancora due posti disponibili ;-)


lunedì 11 marzo 2013

Il cammino interiore che parte dal corpo

Ciao a tutti :-)
Considerato che purtoppo anche questo mese non riuscirò a scrivere un post :-/ mi è venuto in mente di chiedere aiuto ai miei cari collaboratori, amici e allievi.
Quindi qui sotto potete leggere un bellissimo post sulla Biodanza scritto da Anna Bellini, che sicuramente ricorderai come co-fondatrice di RadicieAli
Adesso lei ha deciso (giustamente) di iniziare la sua carriera "da solista" e quindi si è un po' allontanata dall'associazione, ma naturalmente siamo ancora cari amici e non rinuncerò alla sua saggezza ;-).
Leggilo bene perchè è un post davvero bello e spiega bene questa straordinaria tecnica che è la Biodanza, molto utile per il risveglio del Femminile in ognuno di noi.

Buona lettura e un abbraccio dal cuore :-)

Simone

Ho sempre amato la danza, sin da piccola, non tanto la danza strutturata, fatta di passi predefiniti e di una coreografia, quanto la danza libera, espressione del momento presente, di un'emozione che nasce dall'evocazione che la musica accende.
Ne ho sempre percepito il potere trasformatore, la capacità che il corpo in movimento, sospinto dalla corrente della musica e da una forza interiore sensibile e potente, ha di trasformare stati d'animo, aprire porte, accogliere nuove possibilità, sciogliere energie cristallizzate, oltre che di accedere a spazi di ancestralità in cui è facile ricontattare il proprio potere assopito e represso dietro una coltre di infinite sovrastrutture intellettuali e culturali.

In effetti, il potere della danza sta proprio qui, nel collocarsi in uno spazio tempo che viene prima del pensiero, della logica, delle codificazioni linguistiche e culturali, prima di ogni forma di separazione tra corpo e mente, tra corpo e anima/spirito, tra materiale e immateriale; nella danza si celebra la rimarginazione di quella frattura che è diventata la colonna vertebrale stessa della nostra cultura occidentale. A partire dal filosofo greco Platone e passando per il cattolicesimo, Spirito e Corpo sono diventate due realtà lontanissime e incomunicabili quanto il paradiso e l'inferno, con la mortificazione più crudele del secondo e l'altrettanto crudele ascensione del primo a regni che nulla hanno a che vedere con il Corpo e le sue espressioni.
Per fortuna il Corpo sempre più sta reclamando i suoi diritti e il suo potere... come poter tenere spento ciò che per definizione stessa è vivo e teatro di così incredibili processi vitali?
E come non farsi toccare dal sospetto che la Vita che anima e abita i corpi in tutta la sua meravigliosa complessità non sia l'espressione più mirabile dello Spirito stesso?
In questi anni assistiamo al fiorire di tecniche e discipline che vedono in primo piano il corpo e le statistiche dicono che anche in tempi di crisi ciò a cui proprio si fa fatica a rinunciare è regalarsi un po' di benessere corporeo, e guarda caso, soprattutto attraverso la danza.

Come se l'Evoluzione avesse in questo momento proprio bisogno di questa integrazione così immediata che la danza offre tra corpo e anima, attraverso quel ponte che collega i due rappresentato dalle emozioni, risvegliate in modo così potente dalla danza stessa.
Dopo aver sperimentato tanti tipi diversi di ballo, qualche anno fa ho incontrato la Biodanza, e grazie a questo meraviglioso sistema così organico e coerente, ho avuto la prova che la danza può rappresentare davvero un potentissimo cammino di crescita interiore. 
Provo a spiegarti in poche righe di cosa si tratta, ma naturalmente “spiegare” non è un verbo che si addice molto, e come sempre dico a chi mi chiede cosa sia, la Biodanza bisogna viverla sul proprio corpo, provarla.
Ti bastino questi pochi accenni: Biodanza è un sistema ideato dallo psicologo e atropologo cileno Rolando Toro Araneda alla fine degli anni '60. Il suo scopo principale è proprio quello di integrare ciò che la nostra cultura ha separato, dissociato e represso. È il nostro corpo che prima di tutto registra queste repressioni, ed esse si possono leggere facilmente nel modo in cui camminiamo, ci muoviamo, ci esprimiamo attraverso i nostri gesti.
Nella Biodanza si ri-apprende piano piano la naturalità del movimento, l'autenticità e il piacere del nostro muoverci, andando a sciogliere progressivamente le “corazze” neuro-muscolari che si sono create proprio in seguito a ripetute forme di repressione. Piano piano si torna a percepire il proprio corpo come qualcosa di fluido e unitario, non spezzettato, non automatizzato. Si comincia a vivere il proprio corpo con gioia e piacere e questo scatena cambiamenti esistenziali davvero enormi.

In Biodanza si propongono danze e gesti che sono archetipici, appartengono cioè al nostro inconscio collettivo, per evocarne tutto il loro significato, il loro potere, e integralo in noi... La musica insieme al movimento hanno un potere enorme di risvegliare emozioni intense, e questo ci fa ricontattare il senso di ogni nostro gesto, di ogni nostro movimento, sottraendoci all'automatismo a cui spesso il nostro modo di vivere ci condanna.
Quante volte mangiamo senza sentire il sapore di ciò che stiamo mangiando? Quante volte camminiamo senza gustarci il nostro movimento, proiettati come siamo sulla meta? Quante volte stringiamo una mano o guardiamo negli occhi qualcuno senza essere veramente connessi, senza percepire le possibilità che ogni incontro ci regala?
Quante volte ci muoviamo senza abitare veramente il nostro corpo, “abbandonato” dalla nostra presenza che scivola via, verso la nostra mente? Rolando Toro, vedendo una società così sofferente per l'eccessivo razionalismo e intellettualismo che contraddistinguono la cultura occidentale, ha creato un percorso che ritorna al sentire del corpo e delle emozioni, per riscattarne l'infinita saggezza.
Biodanza è un laboratorio in cui ci alleniamo a ritrovare significati, intensità, piacere, forme di comunicazione nuove, possibilità di incontro, espressione, creatività... e da questo laboratorio riportiamo queste conquiste nella nostra vita, impariamo a “danzare” la nostra vita in modo diverso, più pieno e più ricco. Da qui il nome Biodanza: la danza della vita.

In questo senso è stata per me un cammino di grande crescita personale, un processo di trasformazione a partire dal corpo.
Questo è un blog dedicato alle donne e per questo vorrei soffermarmi su quanto per noi donne che siamo per natura così connesse al corpo, alle sue trasformazioni mensili e legate alle stagioni della vita, sia importante riscoprire il potere trasformatore che viene proprio da esso.
Non a caso nelle antiche società erano le donne che danzavano per propiziare trasformazioni nella natura o nella tribù stessa, per rompere momentaneamente schemi e strutture sociali e aprire varchi alle forze sovrannaturali affinché ri-vivificassero la società (danze dionisiache).
Le danza maschili erano invece prevalentemente legate ai rituali pre-caccia, sia che la preda fosse un animale sia che si trattasse della donna stessa (danze di corteggiamento).
Di questo potere del corpo femminile il patriarcato ha avuto un vero e proprio terrore, di conseguenza ha esercitato ogni forma di repressione e violenza sul corpo della donna. Molte donne, anche le più emancipate, vivono ancora oggi diversi blocchi, poiché il nostro corpo ha iscritta in sé la memoria dei tempi passati, non soltanto della nostra storia individuale, ma anche della nostra storia di genere. Siamo diventate “ignoranti” del nostro corpo, dei suoi processi e dei suoi poteri, perché così ci hanno voluto far diventare.
E non serve leggere libri sull'argomento, per quanto possano aiutare, serve invece tornare a sentire il proprio corpo e l'infinito universo, anche simbolico, in esso iscritto.
Si crede comunemente che l'inconscio “risieda” nella “psiche”, nella mente o nell'anima, ma quest'affermazione implica un concetto che dev'essere superato, ovvero la separazione tra corpo e anima.
Il corpo serba la memoria dei nostri passati, dunque è carico di “materiale inconscio”.
Danzare, dove per danzare non intendo fare dei passi predefiniti a ritmo di musica, ma entrare in uno spazio rituale nel quale si è presenti totalmente ai propri movimenti che diventano il simbolo stesso della propria interiorità, della propria storia e della storia della propria specie... danzare, dicevo, è una via regia per entrare in contatto con questo materiale inconscio, con questo universo simbolico e per poterlo riprogrammare, riportando l'ordine naturale stravolto dalla cultura, dalla storia, dai traumi.

In questo senso la danza è uno strumento potente di trasformazione e di guarigione, e le culture sciamaniche ne sono consapevoli da millenni.
Vi sono numerose tecniche di riprogrammazione dell'inconscio, in cui si agisce sulla mente (come la PNL) o più profondamente sull'anima stessa (Theta Healing o Channelling), e i cui effetti si possono registrare sul corpo (scomparsa di disturbi, sintomi, blocchi).
Ma si può agire anche partendo dal lavoro sul corpo stesso, per attuare una profonda riprogrammazione dell'inconscio e quindi una profonda trasformazione esistenziale.
Alcuni ricercatori stanno studiando come alcuni gesti, posture e attitudini corporali universalmente riconosciute come significanti di determinate qualità della personalità, se reiterate consapevolmente inducono un incremento di quelle qualità stesse.
Ti faccio un esempio. Tutti gli individui riconoscono il gesto di aprire le braccia in alto a “V” come gesto indicante vittoria e dunque potere. Anche gli atleti velocisti ciechi dalla nascita, quando tagliano il traguardo, fanno istintivamente questo gesto. In studi scientifici si è visto che facendo ripetere questo e simili gesti ad alcune persone, in poco tempo è aumentato il “tasso” di sicurezza in sé e di successo nella vita.
Si sono studiati anche i cambiamenti ormonali che ripetere questi gesti provocavano, ed erano davvero molto significativi. Infatti i movimenti fatti con presenza e con intensità (qualità che nella danza, grazie anche al potere evocativo della musica, sono spinte al massimo), promuovono processi fisiologici e ormonali che producono forti emozioni. Più ci si allena in questo e più le nostre cellule, proprio come dei muscoli allenati, assumono la forma adatta a ricevere e a legarsi con quegli ormoni. Se le emozioni sono positive, di benessere, piacere, gioia, sicurezza in sé, il nostro corpo, a livello cellulare, si trasforma, forgiandosi a divenire ricettivo proprio per questo tipo di emozioni. Ecco dunque come avviene a livello fisiologico, questa riprogrammazione inconscia... fantastico vero?

Siamo esseri malleabili sin dalle nostre cellule, e le trasformazioni che avvengono a livello cellulare trasformano il nostro inconscio e la nostra realtà.
Allo stesso tempo, riordinando le strutture interne al nostro inconscio, possiamo far sì che esso inverta i messaggi che prima dava al nostro corpo, e ottenere una guarigione da una malattia, come spesso accade attraverso le Ricostruzioni Energetiche Familiari. È meraviglioso: abbiamo così tanti strumenti di lavoro interiore, così tanti percorsi, così tanti punti di partenza, ma l'obiettivo infine è uno, l'Evoluzione e la Libertà da ogni forma di condizionamento.
Ci tenevo a raccontarti di questo che è per me il percorso di crescita preferenziale, soprattutto perché sento che è sempre più urgente tornare a vivere esperienze legate al sentire, per curare l'eccesso di pensare che tanta sofferenza ha causato alla nostra società.
Il pensiero divide, il sentire unisce, e noi, come Umanità, abbiamo proprio bisogno di questo, di andare verso la percezione dell'Unità.
A questo punto ti saluto, sperando che leggere questo mio articolo ti abbia fatto piacere e soprattutto di esser riuscita a trasmetterti un po' della sacralità che io attribuisco al corpo e alla danza, e che mi auguro possa davvero essere recuperato nella nostra cultura.
Ti lascio con un regalo che spero tanto tu vorrai cogliere: la possibilità di sperimentare (gratuitamente) il potere trasformatore della Biodanza. Naturalmente è un regalo che faccio a uomini e donne! :-)
Clicca QUI per ritirare il tuo regalo!
Un abbraccio e un sorriso :-) Anna Bellini.

P.S.: puoi lasciare qui sotto i tuoi commenti all'articolo e io ti risponderò!