Ciao a tutti :-). Eccomi qua a riprendere le pubblicazioni nel mio amato Blog e come preannunciato negli altri post, oggi pubblico l’articolo della mia carissima amica e socia Francesca Chiara Sturloni, che è questa bella donna qui di fianco e riprenderà il dibattito sulle “diete rigide”, che tanto ha creato scalpore e polemiche... ho aspettato apposta un mese per far placare gli animi, proprio perché si era raggiunto un livello davvero esagerato di polemiche :-/. Comunque credo che questa volta andrà meglio perché i miei ex lettori “fanatici” sono diventati giustappunto ex… infatti si sono cancellati dalla mia lista una quarantina di persone, quindi spero che questa volta i dibattiti siano piu’ pacati ;-).
Io non mi dilungo troppo perché il post di Francesca è molto lungo e quindi ti lascio subito alla sua lettura perché merita davvero. Francesca Chiara Sturloni, detta Chicca per gli amici, è una persona che conosco da tanti anni e abbiamo una storia comune particolare alle nostre spalle… è una persona che stimo tanto, una delle mie selezionatissime collaboratrici e addirittura è vicepresidente della nostra associazione.Quindi è nella mia piccola “cerchia ristretta” di amici intimi… e ti consiglio di ascoltare bene ciò che dice perché è una delle poche persone che conosco che ha piu’ esperienza e conoscenze di me.
Spero cha tu abbia passato una buona estate e un buon rientro nelle tue attività autunnali. Io “buona la prima” ma brutta la seconda… nel senso che finalmente ho fatto delle buone vacanze ma ho avuto un rientro e un Settembre pesissimo, sotto tutti punti di vista :-/ e non vedo l’ora di arrivare ad Ottobre.Comunque, passeranno anche questi problemi… buona lettura.
Carissimi amici e lettori del blog del mio Socio, eccomi a voi, come promesso da Simone, con la ferma intenzione di placare gli animi :-) e di dare, a chi ritiene di essere interessato ad una visione più ampia e chiara della nutrizione, alcune informazioni per chiarire maggiormente la questione Vegetarianismo e Veganesimo e altre stili alimentari definiti “radicali”. Innanzitutto, è mio piacere informarvi che non sono laureata in Medicina, Biologia e non sono biologa nutrizionista o economa dietista ma che mi sono formata in organismi di studio al di fuori delle scuole riconosciute in Italia come Kinesiologa Professionista e esperta di MTC (medicina tradizionale cinese) Applicata. Sono inoltre esperta di Nutrizione Ortomolecolare, che è un approccio nutrizionale che punta a fornire all’organismo la quantità ottimale (orthòs) di macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi), ma soprattutto di micronutrienti (vitamine, enzimi, acidi grassi essenziali e minerali traccia), spesso carenti nella nostra squilibrata alimentazione occidentale.
Insegno anche Alimentazione Creativa, che sarebbe un nuovo modo di nutrirsi da me studiato che coniuga vari stili alimentari tenendo in saggia considerazione tutti gli aspetti nutrizionali per imparare a “dare da mangiare” a corpo, mente e spirito ed energia.
Tutto questo per promuovere una nuova dimensione dell’Uomo nella Nuova Era, di cui sto scrivendo un libro di prossima pubblicazione.
Questo ovviamente non significa che non abbia avuto maestri illustri quali il professor Castronovo, oncologo Belga di fama mondiale, il dott. Ezio Abbiati, endocrinologo italiano di chiara fama e fondatore di Phytoitalia, la prima azienda in Italia a produrre quelli che vengono definiti “fitofarmaci”, ovvero farmaci di derivazione completamente naturale senza l’uso di sostanze di sintesi e quindi senza gli effetti collaterali così ben evidenziati nei bugiardini farmaceutici. Ho seguito anche molti altri maestri che hanno scelto di formare persone non laureate ma interessate alla conoscenza, alla padronanza e successivamente alla divulgazione di verità altrimenti nascoste ai “non medici”.
Ma entriamo subito nel vivo della questione: vorrei affrontare questo argomento su due livelli... in primis con una disquisizione di natura sociale-filosofica per capire insieme come alcuni scelgano modelli alimentari e stili di vita piuttosto che altri, e successivamente per coloro i quali si sentano in grado di mettere in discussione le proprie certezze (siete tanti vero? ), come capire quale sia l’alimentazione più adatta da adottare nel Qui ed Ora.
Innanzitutto, visto che non mi piace dare nulla per scontato, ho deciso di inserire in questo post la spiegazione di chi è un Vegetariano o un Vegano secondo l’enciclopedia più consultata al mondo: Wikipedia …e tra poche righe capirete il perché.
VEGANISMO:
Il termine veganismo (più raramente detto vegetalianismo) indica una dieta e uno stile di vita che esclude l'uso di prodotti di origine animale come cibo e per qualsiasi altro scopo. Le persone che scelgono questo stile di vita (denominate vegane) non mangiano carne e pesce, evitano di consumare latte, latticini, uova e derivati e si rifiutano di acquistare o usare prodotti di qualsiasi genere la cui realizzazione implichi lo sfruttamento diretto di animali. Le principali motivazioni che spingono a questa filosofia di vita sono l'impegno a favore della causa dei diritti animali e motivazioni etiche correlate come l'antispecismo, (movimento filosofico, politico e culturale che sostiene che la sola appartenenza a una diversa specie non giustifica eticamente il diritto di disporre della vita, della libertà e del lavoro di un essere senziente e più specificatamente ritiene l'attribuzione di tali capacità anche agli animali di specie non umana e che ciò comporti un cambiamento essenziale del loro status etico, da equiparare a quello normalmente riconosciuto agli animali di specie umana). Sono anche frequentemente citate ragioni di ordine politico, ambientalista, spirituale e religioso. Di particolare rilevanza per la scelta vegana è spesso la condanna delle pratiche legate all'allevamento industriale e alla sperimentazione sugli animali.
Nel Vegetarianismo le questione è più semplice:
si possono distinguere diversi tipi di modelli dietetici a base vegetale, accomunati dalla rigorosa esclusione della carne di qualsiasi animale e talora di alcuni o tutti i prodotti di origine animale. I modelli dietetici vegetariani principalmente studiati si differenziano per il grado di esclusione dei cibi animali:
-dieta latto-ovo-vegetariana: esclude gli alimenti che derivano dall’uccisione diretta di animali – sia terrestri che marini – quali carne, pesce, molluschi e crostacei; ammette i prodotti animali indiretti quali latte e derivati, uova e miele, e qualunque alimento di origine vegetale, anche marino. È il tipo di dieta vegetariana più diffuso nei paesi occidentali, tanto che nel linguaggio comune è indicata, erroneamente, come dieta vegetariana;
-dieta latto-vegetariana: come la dieta latto-ovo-vegetariana, ma esclude anche le uova. È un modello dietetico frequente nella tradizione asiatico-indiana.
-dieta vegana.
Ho sentito l’esigenza di puntualizzare quanto sopra scritto perché, da brava ricercatrice da oltre 30 anni in questo campo, la prima cosa che ho desiderato fare leggendo i post di Simone e le vostre accorate risposte è stata quella di indagare. Indagare su ciò che spinge le persone a fare una scelta alimentare radicale piuttosto che un’altra, e spinta dalla curiosità del mio Se’ Scienziato, ho iniziato a fare la detective :-).
Innanzitutto ho ricordato le conversazioni che sentivo quando frequentavo Il Punto Macrobiotico della mia città, o di quando praticavo meditazione Raja Yoga presso un’associazione nella quale si caldeggiava la pratica dell’alimentazione vegetariana e ricordo molto bene le motivazione dei più convinti assertori di quelle filosofie. Ho intervistato altresì tutti i miei amici e gli amici degli amici e ai miei assistiti che praticano alimentazione di tipo vegetariano o vegano, ai quali ho chiesto, facendo un gioco di ruolo nel quale chiedevo loro di comportarsi come se non ci conoscessimo, di spiegare la loro scelta alimentare: “Ma tu cosa mangi? Come mangi? Quando lo mangi? Cosa pensi della tua alimentazione? E perché in questo modo piuttosto che in un altro?” ovviamente rimanendo rigorosamente super-partes, senza giudizio alcuno.
E, con mia grande sorpresa, la stragrande maggioranza delle persone intervistate, sottoposte ad un lieve imbarazzo in quanto sapevano chi sono e che lavoro faccio, hanno risposto: “Perché fa bene…no?” e io con un sorriso gentile ringraziavo della collaborazione e procedevo per la mia strada. Sono rimasta basita da questa scoperta: pressoché nessuno e’stato in grado di spiegarmi cosa significava in genere essere vegano, vegetariano o i principi della dieta macrobiotica, ma siccome il leit-motive è che FA BENE, è quindi naturale fare così…
Ai miei occhi ingenui non sembra possibile che nell’era della comunicazione, nell’era di Internet e nell’era del villaggio globale, esistano ancora persone che sposano stili di vita, filosofie e abitudini alimentari a loro sconosciute! Perché la risposta drammaticamente chiara è stata questa :-/ con le conseguenti generalizzazioni su un argomento di vitale importanza come l’alimentazione… ma così si rimane sempre vittime ignoranti di un sistema che tende a informare in modo incompleto e sommario.
Eppure questa è la dura realtà: esistono e sono disposte a combattere questa guerra (lo abbiamo visto anche in alcune caustiche risposte ai post di Simone), battagliando per qualcosa che hanno preso per vero, spesso senza approfondirne la conoscenza, in scienza e coscienza, come qualsiasi essere evoluto che va nella direzione della Nuova Era potrebbe e a mio parere dovrebbe, ormai sentire la necessità di fare.
L’unica differenza, appunto perché era un gioco di ruolo, c’è stata con i miei assistiti che a loro tempo erano stati da me sensibilizzati sull’argomento, perché mi avevano o mi hanno contattata motivati dalla necessità di ritrovare benessere e salute e quindi già possedendo l’apertura mentale necessaria per mettersi in discussione a 360°.
Ora, secondo me, la questione successiva è PERCHE’? Perché esistono ancora persone che sposano stili di vita, filosofie, e abitudini alimentari a loro sconosciute e alcune sono disposte a combattere questa guerra, seppur in pantofole davanti ad un monitor, facendosi bastare una spiegazione così banale? Qual è la risposta, secondo voi? Perché fa comodo? Perché è più semplice legarsi ad un movimento che pensare con la propria testa ed approfondire le conoscenze per scegliere con accortezza e a ragion veduta? Attendo nei commenti le vostre consapevoli risposte a questo quesito ;-)
In questa seconda parte vorrei affrontare il tema del “cosa fare se…” ovvero, se fai parte di quell’esiguo gruppo di seguaci “illuminati” della dieta vegetariana, vegana, o macrobiotica, o di altri metodi radicali di alimentazione, vorrei porre queste domande: -Ti sei documentato… e quindi? -Sai perché lo fai… e quindi? -Ti rendi perfettamente conto sia delle potenzialità che dei limiti di questo tipo di nutrizione… e comunque vuoi continuare a farlo? Mi accingo a darti qualche suggerimento pratico per affrontare meglio il tuo quotidiano radicamento:
-Trovare nuovi e moderni modi per assumere proteine animali:
Se pratichi quotidianamente uno dei tipi di nutrizione sopra descritti e soffri di sbalzi di umore, carattere melanconico o tendente alla depressione, disturbi di natura ormonale quali sovrappeso, sindrome premestruale e da climaterio, cali di forza fisica e resilienza (la capacità di ritornare efficienti ed efficaci dopo un trauma di qualsiasi natura), aggiungendo proteine animali alla tua dieta ti potresti rendere conto che questi disturbi possono notevolmente diminuire. Visto che sei consapevole e documentato, saprai che le proteine vegetali non sostituiscono per cosiddetta “nobiltà” le proteine animali e se non vuoi assumerne da cibo fresco, puoi pensare di iniziare a farne uso sotto forma di proteine in polvere. Ne esistono in commercio sia di latte, o se ne sei intollerante, anche da albume d’uovo. La chimica del tuo corpo ne gioverà in termini di forza ed efficienza, sia fisica che mentale.
Esiste altresì una conclamata teoria che sostiene che tutti gli aminoacidi (i “Mattoni” che formano le proteine) che servono per un corretto funzionamento di un organismo animale, si possono trovare anche solo negli alimenti di origine vegetale. Chimicamente questo è provato in modo scientifico, ma quello che succede al tuo organismo e dentro di esso in quanto tale, è tutto da vedersi. Non dimentichiamoci infatti che la maggioranza delle teorie, che noi diamo come scontate verità, sono ancora giustappunto “teorie”!
E se proprio non desideri fare uso di proteine animali, trova altri modi per “radicare” il tuo corpo in tutte le sue espressioni ;-). Per esempio con il movimento Fisico, tribale (movimento arcaico), danze rituali che richiedono un contatto con la Terra, esercizi di Bioenergetica, Grounding, Hatha Yoga, esercizi tibetani etc… e praticando la Sessualità Consapevole! Cioè riconosci con franchezza se il tuo modo di vivere la sessualità è sporadico, poco vigoroso o poco appagante, e valuta se questo potrebbe anche derivare da una alimentazione poco “radicante” .
Importante è anche la Creatività Attiva! Infatti spesso chi si alimenta nei modi suddetti ha una grande fantasia e ampia capacità progettuale ma tendenza a procrastinare la realizzazione materiale e pratica dei progetti… quindi è una persona disorganizzata e confusa. Modificando in modo funzionale l’alimentazione, ho visto succedere miracoli a persone che nel mondo materiale non combinavano nulla e venivano definite “ sognatori ad occhi aperti”. Quindi sappi che se non stai bene (concetto generico ma molto efficacie per determinare uno stato di cose da modificare), forse una parte di questo malessere potrebbe derivare da un’alimentazione concettualmente molto “sana”, ma che non si addice alla tua persona in quel determinato momento della tua esistenza.
E qui introduco il concetto di PERSONALIZZAZIONE: ovvero nessuno e dico nessun organismo, in quanto unico per genetica, chimica, fisiologia, momento di vita, biologia, attitudini di personalità ed emozionali, carattere, influenze cosmiche, livello di stress ed energia può assumere come veritiere considerazioni di natura generica, di qualsiasi tipo esse siano.
Ovvero, lo può fare, ma rischia di trovarsi prima o poi in una condizione che lo allontana sempre più da uno stato di salute psico-fisica ottimale.
Una doverosa precisazione: il mio lavoro si basa essenzialmente sul ricercare e testare con il Test Muscolare Kinesiologico, che è un metodo diagnostico a volte indicato più semplicemente come test kinesiologico, che rileva la capacità di controllo manifestata dal sistema nervoso, tramite specifiche interazioni neuromuscolari.
Ciò che ho asserito precedentemente e che senza ombra di dubbio ritengo vero, visto la mia esperienza personale sul campo sviluppata in quasi 20 anni di lavoro naturopatico e 10 anni di lavoro come Kinesiologa, è che con i miei assistiti ho visto succedere di tutto e il contrario di tutto.
Fatemelo ripetere, vi prego, perché è un concetto cruciale: nessuno è uguale ad un altro, mai!!! e nessuno è uguale a se stesso a lungo, perché ognuno di noi cresce con il frutto della propria esperienza quotidiana. Persino la genetica subisce influssi quotidiani… vedi i nuovi studi sul DNA “spazzatura”.
Quello che vivo, quello che penso della mia realtà, come, dove e con chi la vivo, ciò che credo di me e degli altri, cambia la mia natura quotidianamente e questa regola che in Medicina Cinese viene definita una delle regole cardine dell’Universo conosciuto, Movimento e Trasformabilità, diviene un cardine anche della nostra esistenza umana. Quindi fissarsi su un’idea, un metodo, un modo di vivere, uno stile, una filosofia rigida e continuativa… limita la nostra capacità di trasformarci costantemente per rimanere adattabili al naturale fluire della Vita, che è tutto fuorché prevedibile.
Ho selezionato una serie di domande che possono aiutarti a comprendere come stai veramente adesso, e di conseguenza a decidere se cambiare la tua alimentazione:
Come sto fisicamente?
Come sto emotivamente?
Come sto mentalmente?
A che punto sono spiritualmente?
Come sto energeticamente?
Sono felice, appagato\a, in pace con me stesso\a, sereno\a?
Sono radicato nel mio “qui e ora”?
Faccio abbastanza sesso?
Riesco ad attirare la ricchezza materiale nella mia vita?
E se la risposta a tutte queste domande ti conduce verso la consapevolezza che potresti stare meglio, perché non indagare in modo più approfondito quale potrebbe essere l’ alimentazione migliore per il periodo che stai affrontando? O provare autonomamente, ad esempio, a integrare la tua alimentazione con un po’ di proteine e vedere cosa succede?
Di solito non esplode nulla e non muore nessuno :-).
Quindi il mio consiglio finale, è: sii coraggioso e trova un buon kinesiologo che ti dia fiducia, a cui chiedere indicazioni precise e personalizzate tramite il test muscolare kinesiologico, per scoprire se stai percorrendo il tuo giusto “sentiero” alimentare in questo momento della tua esistenza o se invece puoi fare di più e meglio per il tuo benessere.
A te invece, caro lettore che fai parte di quella moltitudine che si alimenta in modo simpaticamente casuale ;-), mangiando un po’ di tutto senza preoccuparsi eccessivamente degli effetti che può avere sulla propria psico-fisicità… suggerisco alcune informazioni generali, che puoi mettere in pratica per migliorare sensibilmente il tuo stato di salute ed armonia interna, di cui approfondirò i temi nel libro di prossima pubblicazione. Da molteplici (nell’ordine delle centinaia) test nutrizionali effettuati durante l’arco di un decennio, posso confermarti che statisticamente 4 sono i metodi nutrizionali più “selezionati” dall’intelligenza del corpo delle persone testate:
1) l’alimentazione secondo il gruppo sanguigno.
2) le intolleranze alimentari.
3) la dieta senza muco.
4) le combinazioni alimentari e la dieta PH.
Qualora tu voglia tentare una di queste avventure nutrizionali, sicuramente ti consiglio di provare la dieta secondo il gruppo sanguigno, di cui troverai ampio materiale sul WEB, in quanto molto spesso le intolleranze alimentari testate risultano molto simili a cibi presenti nelle liste dei cibi da sospendere secondo gli studi di Pete D’Adamo, studioso e ricercatore del metodo della dieta secondo i gruppi sanguigni.
Ti aspetto nei commenti ;-) un caro abbraccio di Luce e Pace! Francesca Chiara Sturloni
Ps: al caro socio Simone, amico da oltre venti anni, compagno d’anima e di avventura nella Nuova Era, dico: non li salveremo tutti ma… almeno potremmo dire di averci provato! :-)