domenica 23 ottobre 2011

Lo sai che sei più forte dei Geni?

[Articolo di Anna Bellini]

Ciao, oggi scrivo di un argomento che potrà sembrarti un po' difficile e forse troppo scientifico ma che ritengo tutti dovrebbero conoscere per comprendere la realtà in cui viviamo e il suo funzionamento.
Per questo cercherò di renderlo il più semplice possibile, del resto la mia formazione umanistica non mi ha dotato, né di una mentalità, né di un vocabolario scientifico, per cui non avrai problemi a capire questo concetto. E' tema molto in voga ultimamente e per fortuna non soltanto in ambiti scientifici... Sei pronto?
Oggi ti voglio parlare di “epigenetica”.
L' epigenetica è lo studio di quei fattori non genetici che intervengono e determinano lo sviluppo e il comportamento biologico degli organismi.
In pratica la “scienza ufficiale” ha scoperto che gli organismi viventi, siano essi vegetali o animali, sviluppano determinate caratteristiche senza necessariamente seguire le informazioni genetiche contenute nel loro DNA, ma guidati da altre informazioni dettate per esempio dall'ambiente in cui essi vivono, o informazioni invisibili in cui essi sono immersi.... e qui torniamo alla teoria dei campi morfogenetici.
La biologia ufficiale ci è arrivata davvero da poco: solo il mese scorso le riviste scientifiche Science e Nature hanno pubblicato degli articoli con titoli che suonavano più o meno così: “Contrordine: il codice genetico non ha in pugno il nostro destino!”.
Ho parlato di scienza ufficiale e di biologia ufficiale perché in realtà c'è una scienza ben meno ufficiale che già da parecchi anni studia tutto questo.
Ti dice niente il nome di Bruce Lipton? C'è stato da poco un suo seminario a Rimini. Beh, se ho deciso di imbarcarmi in questo temone è proprio grazie al suo libro che sto finendo di leggere proprio ora.
Il libro si chiama “La biologia delle credenze, come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula”... già dal titolo ti sarai fatto un'idea: contrariamente a quanto la biologia ha sempre creduto i geni non rappresentano il destino (la condanna) biologico dei viventi.
Certo offrono un bagaglio di predisposizioni, possibilità e potenzialità, ma ciò che esercita una influenza ancor più incisiva è il “campo”, ovvero l'ambiente in cui il vivente è immerso.
E per ambiente si intende un intreccio di fattori di diversa natura, biologica, energetica, mentale, sociale, affettiva...
Magari ti sembrerà abbastanza ovvio... e chi non sa che il benessere di una persona dipende da tutto questo, ma la cosa bella è:
1) Il ricettacolo delle nostre informazioni genetiche, il nostro DNA è permeabile a tutto questo e ne può venire positivamente trasformato e le trasformazioni positive le possiamo passare anche ai nostri figli. EVVIVA! (purtroppo anche quelle negative, ma a me piace guardare il lato luminoso della cosa)
2) Anche la biologia accademica se n'è accorta e lo sta provando!
E' stato infatti dimostrato che esiste una parte del DNA che subisce notevoli trasformazioni: questa parte viene definita codice epi-genetico (epi: sopra, sopra al codice genetico) ed è molto più fluido e malleabile del codice di base del DNA (codice genetico).
Ma ciò a cui sta arrivando solo adesso la biologia accademica la fisica era già arrivata da un bel pezzo...
Già Einstein aveva capito che non viviamo in un universo fatto di oggetti materiali distinti e separati da uno spazio vuoto. L'universo è un tutto indivisibile e dinamico in cui l'energia e la materia sono così strettamente interconnesse che è impossibile considerarle entità separate. E la fisica quantistica è andata ben oltre...
Insomma se quello che viene considerato materia (le cellule con il loro codice genetico per esempio) è allo stesso tempo un campo di energia, è evidente che verrà influenzato e modificato da tutti gli innumerevoli campi di energia e informazioni in cui è immerso...
Ti ricordi come i campi morfogenetici familiari influenzano i nostri comportamenti e come gli imprinting familiari, i blocchi energetici e i condizionamenti dei nostri antenati vengono trasmessi di padre in figlio? Durante molti lavori di Riequilibrio Energetico Familiare abbiamo osservato come persino alcuni problemi fisici vengano manifestati “per irretimento” dai discendenti della famiglia.
La scoperta di questa parte fluida e modificabile del DNA potrebbe rappresentare il supporto biologico e materiale (per chi ancora ha bisogno di distinguere tra materia e energia) su cui si ancorano e si radicano le informazioni dei campi morfogenetici e di ogni tipo di campo.
Direi che tutto questo è una gran bella notizia, perché ci restituisce piena responsabilità sulla nostra vita: certo esistono molti fattori che guidano le nostre vite, il karma, le influenze astrologiche, i condizionamenti familiari, religiosi e sociali, i fattori ereditari, ma aver scoperto scientificamente questa malleabilità dei nostri geni, ciò che di più deterministico vi era all'interno della biologia, getta nuove e ulteriori ventate di libertà sulle nostre esistenze.
Si sa, le nuove scoperte scientifiche sono il riflesso del livello di coscienza collettivo, sono il termometro dei cambiamenti delle forme pensiero collettive. Allora la scoperta del “codice epigenetico” dimostra che ci siamo guadagnati un pezzetto in più di libertà e che, come umanità, diamo un poca più fiducia alla forza trasformativa della nostra consapevolezza e un poco meno potere a  ogni forma di determinismo e credenze limitanti.
In poche parole che abbiamo maggior POTERE sulle nostre vite.
E cosa possiamo fare per modellare al meglio il nostro DNA  “morbido” e dargli la forma più "bella" possibile?
Sottrarlo a campi negativi, di inquinamento ambientale, energetico, psichico, liberarlo da forme pensiero limitanti, repressive e depotenzianti, contribuire alla costruzione di campi positivi e salutari, e non solo per noi (e per la nostra stessa genetica) ma anche per gli altri...
Creare eco-fattori positivi affinché i nostri innumerevoli potenziali genetici possano fiorire (ma perché tutti quelli che parlano di geni si fissano sempre sulle malattie e i difetti genetici?), affinché le potenzialità genetiche delle persone che rimangono in molti casi latenti a causa dell'azione di campi e ambienti repressivi, poco nutritivi e svalutanti, possano fiorire e manifestarsi. E per potenzialità genetiche non si intendono solo i talenti artistici, ma prima di tutto la vitalità, la capacità di mantenersi in salute, di godere della vita, di realizzare i propri desideri, l'empatia.
Insomma risorse fondamentali per poter vivere ma per nulla scontate nella nostra società.
La cosa più affascinante di tutte per me è che la logica conclusione di queste scoperte è che di fatto non c'è alcuna separazione tra noi, con tutto il nostro patrimonio genetico, e l'ambiente in cui viviamo e le altre persone con cui condividiamo questo ambiente, e mi spingerei anche oltre, con gli esseri delle altre dimensioni che sono anch'esse includibili a pieno titolo nell'ambiente in cui viviamo.
Tutto influenza la nostra biologia e oltre: tutto è dentro e vive dentro la nostra biologia. E la nostra Bio-logia, la nostra Vita - estendendo questo termine al suo significato etimologico (Bios=Vita) -  non è qualcosa di predeterminato, ma un enorme, variopinto ventaglio di possibilità (possibilità quantistiche) che abbiamo il Potere di portare a manifestazione.
Non ci resta che aver fiducia nel nostro Potere (e manifestarlo), nella nostra fetta di Libertà che l'Universo ci dona e nei nostri Potenziali che sono nostri per eredità biologica e divina ed essere più creativi con noi stessi, con le nostre Vite e con i nostri Geni (e qui il doppio senso ci sta proprio bene) :-)

Buona Vita a Tutti!
Un abbraccio,
Anna
Ti rircodo che puoi scrivere qui sotto un tuo commento a questo articolo e io ti risponderò!




COMMENTI:

26 ottobre 2011
Ottimo articolo! Avevo visto la recensione su un dvd di Gregg Braden di qualche anno fa e quest'estate ho preso proprio "La mente è più forte dei geni" di Bruce Lipton. Eccezionale! emanuela 

Grazie Emanuela del tuo commento. Vedere Gregg Brden in conferenza è ancora più appassionante che leggerlo. Ha una grande capacità di far passare argomenti che possono sembrare difficili in forma comprensibile chiara. E di renderli utili alla propria evoluzione.
Un abbraccio. Anna

21 novembre 2011

Sento e percepisco tutto ciò come Verità, comprendendo sempre più il senso delle cose, degli eventi, dei tempi, ecc.
Grazie Anna per riuscire ad esprimere correttamente e semplicemente, questi concetti astrusi e complessi per la stragrande maggioranza della gente (ancora inconsapevole. D'altra parte anche Gesù sulla croce ha chiesto il perdono "perché non sanno...").
Non a caso tu, Simone, Josè e altri come Gregg Braden, Deepak Chopra (che seguo da un bel po') e mi metto anch'io, ciascuno secondo il proprio ruolo e le proprie potenzialità, vive la Vita con questo desiderio di consapevolezza da conquistare e da diffondere per scopi quasi mai commerciali e economici. Tuttavia ogni volta che sottraggo il tempo al mio lavoro (necessario) per dedicarmi a tutto ciò (come sto facendo adesso!), mi crea un lieve disagio, allontanandomi sempre più dalla mentalità comune, dove emergono ancora competizione e prevaricazione per raggiungere vantaggi economici e posizioni di "potere" che avviliscono il vero potere che ciascun essere umano potrebbe esercitare. Se non fosse per gli scritti che diffondete, penserei di essere una pazza visionaria che a volte si sente destabilizzata nelle sue certezze che invece trovano conferma in persone evolute che si stanno facendo strada, cambiando i paradigmi e gli algoritmi di questa splendida Vita.
Grazie! Annalisa Pennino
Grazie Annalisa per il tuo commento. Certo non è facile camminare il sentiero dell'Amore per la Consapevolezza e allo stesso tempo vivere dentro a strutture che ne ignorano persino il significato. Ma siamo qui per vivere questa grande prova e per piantare dentro a questo terreno un po' secco i semi del cambiamento e per nutrirlo con l'acqua della Fiducia e la Perseveranza. E poi se osserviamo quanto velocemente stanno cambiando le persone intorno a noi, è facile nutrire la nostra Fiducia. Le cose stanno davvero cambiando, per comprendere questo non dobbiamo guardare gli alti vertici, ma chi ci sta vicino.
Un abbraccio, Anna.

22 gennaio 2012

Veramente sai spiegare argomenti complessi in modo semplice ,bello e interessante questo tuo post, di pari passo con l'elevarsi della coscienza collettiva mondiale ,la scienza sta scoprendo e verificando la Verita' ,Verita' con la V maiuscola perche' credo che la Verita' sia una sola ,e  puo' essere verificabile da qualsiasi punto di vista uno la guardi ,io ho iniziato ad aprirmi ad una lettura diversa della realta' da come ci e' stata insegnata per le vie "ufficiali" ,leggendo il libro "La scienza dell'essere e l'arte di vivere" scritto nel 66 da Maharishi Mahesh Yogi ,( Deepak Chopra e' stato suo dicepolo) ,il quale ha riportato alla luce la conoscenza dei Veda ,conoscenza che era stata frammentata dopo l'invasione dell'impero britannico dell' India e l'ha portata in Occidente ,nel libro gia' prevedeva che la fisica quantistica avrebbe scoperto quello che ha chiamato "Campo Unificato" ,da qui in poi credo che tutte le branche della scienza scopriranno sempre piu' cio' che gia' ce' ,ma che deve essere solo verificato dalla scienza.
Grazie per l'articolo,
un abbraccio, Davide
Grazie del tuo commento Davide. Già i Maestri del passato avevano già parlato, magari usando un altro linguaggio, di una visione della realtà come quella a cui è giunta oggi la fisica quantistica e l'epigenetica in ambito biologico.
Gli stessi effetti che i saggi del passato attribuivano alla meditazione sul corpo rientrano a pieno titolo in questa nuova visione dell'epigenetica per cui il campo" può modificare il comportamento biologico ben oltre ciò che si attribuisce all'influenza genetica.
Credo che siamo proprio nel momento storico in cui scienza e spiritualità stanno trovando il loro punto di incontro. Direi che siamo proprio fortunati a essere presenti a questo evento.
Un abbraccio. Anna

giovedì 13 ottobre 2011

Bellezza personale, come trovare i propri punti di forza.


Ciao a tutti :-)
Eccomi qua finalmente a scrivere un nuovo post sul mio amato Blog... ma in realtà non lo scivo io. Purtroppo e per fortuna, Ottobre per me è il mese piu' impegnato dell'anno con il riprendere il mio lavoro di "terapeuta" e l'organizzazione dei gruppi invernali, senza contare che sto per riaprire la mia Membership Online... una quantità di lavoro che non ti immagini :-/
Questo mese non avrò proprio tempo per scrivere il post che avevo in mente, mi dispiace.

Però tempo fa ho inagurato le mie collaborazioni con delle donne speciali e che amo molto :-) quindi oggi ti proprongo un bel post della mia carissima Maria con delle riflessioni molto interessanti sulla bellezza!

Maria fa l'estetista come lavoro, ma naturalmente se viene ai miei corsi ;-), coniuga anche al concetto della bellezza fisica la "bellezza interiore"... ma forse è meglio se leggi direttamente il suo bell'articolo!
Io ti lascio con l'annuncio delle date di corsi che farò questo autunno nella nostra associazione RadicieAli e stai tranquilla che appena posso ricomincerò a scrivere i miei post... ne ho già in mente almeno 4/5 molto interessanti ;-)

22 Ottobre:
Gruppo Condivisione con le Guide "apprendisti".
29+30 Ottobre:
Corso di massaggio antistress con Francesca Chiara Sturloni.

19+20 Novembre: Gruppo Empowerment 1° parte.
26+27 Novembre: Ricostruzione Energetica Familiare.

3+4 Dicembre: Gruppo Empowerment 2° parte.
17-18 Dicembre: Il Bambino Interiore.

Un abbraccio dal cuore :-)
Simone.



Ciao a tutti, mi chiamo Maria Palmisano :-)
Innanzitutto vorrei ringraziare Simone per avermi ospitato nel suo bellissimo Blog!
Ne sono devvero "onorata" e spero che ti piaccia il mio post...

Oggi voglio parlarti di come trovare i tuoi punti di forza, ma prima di entrare nel vivo dell’argomento voglio farti una necessaria premessa riguardo l’estetica.
Rispondi a questa domanda: che cos’è per te l’estetica?

Prima di andare avanti prenditi qualche minuto, pensaci e rispondi.
Fatto? Brava/o! bene proseguiamo...

Vediamo insieme cosa dice a riguardo l’enciclopedia on line Wikipedia:
“L'estetica è un settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale e artistico, ovvero del giudizio di gusto.”
L’avresti mai detto? In genere questa parola fa venire in mente risposte abbastanza diverse!
Sempre usando la stessa fonte, vediamo la definizione di bellezza:
“Va distinto il concetto di bellezza oggettiva da quello di bellezza soggettiva.
Sebbene in molte culture questi due concetti siano facilmente scindibili, la bellezza oggettiva è l'unica con la quale si possa impostare un discorso concreto.
La definizione di concetti non oggettivi porta, infatti, all'influenza su di essi del gusto personale. Risulta così impossibile discutere obbiettivamente su di un argomento, senza essere influenzati dal proprio senso e gusto. Sebbene nella vita comune spesso si indichi con la bellezza anche il gusto estetico, si tratta di un abuso di linguaggio.
Si può però definire bellezza soggettiva quella dipendente dal proprio senso estetico. Quella oggettiva invece, è la bellezza definita come un insieme di qualità rispondenti a dei canoni. La bellezza oggettiva è funzione del tempo, poiché tali canoni cambiano nel tempo ma restano validi per il periodo indicato.
La bellezza comporta la cognizione degli oggetti come aventi una certa armonia intrinseca oppure estrinseca, con la natura, che suscita nell'osservatore un senso ed esperienza di attrazione, affezione, piacere, salute.”

Ora ti spiego perché ho riportato queste definizioni.
Quando si parla di estetica e in correlazione di bellezza, ognuno fa riferimento a un modello (bellezza oggettiva), in genere il modello è quello proposto dalla TV e dai giornali Quindi oggi il modello proposto è un ideale di bellezza per molti versi irraggiungibile e deleterio.

Innanzi tutto già la definizione di estetica ci fa capire che stiamo parlando di una filosofia che riguarda un giudizio di gusto e i gusti in quanto tali sono decisamente soggettivi.
Poi nella definizione di bellezza troviamo la prima distinzione tra bellezza oggettiva e soggettiva e va sottolineato che la prima “è funzione del tempo, poiché tali canoni cambiano nel tempo ma restano validi per il periodo indicato.”

Ora ti espongo la mia opinione: secondo me la bellezza oggettiva non esiste poiché anch’essa è influenzata dal gusto soggettivo delle persone.
Chi decide che il canone di bellezza sono i numerosi sex symbol le cui immagini riempiono TV e giornali? Non sono forse un gruppo di persone che hanno in comune lo stesso senso estetico? Altrimenti i canoni di bellezza rimarrebbero invariati nel tempo!

Vogliamo dare un occhiata ai quadri di Botero, come quello qui di fianco?
Certamente la bellezza per lui (e i suoi fans) non è quella che intendiamo comunemente noi ;-).
Tanto è vero che “la bellezza comporta la cognizione degli oggetti come aventi una certa armonia intrinseca oppure estrinseca, con la natura, che suscita nell'osservatore un senso ed esperienza di attrazione, affezione, piacere, salute.”
In definitiva siamo noi che stabiliamo i nostri canoni di bellezza! Se vogliamo iniziare a guardarci allo specchio in modo diverso, e magari offrire un modello meno deleterio per il futuro, dobbiamo anche iniziare a “rompere” questo paradigma e forse anche alcuni condizionamenti!

Se anziché guardare il nostro aspetto puntando sui difetti, facendo riferimento a un modello irrealistico, iniziassimo a guardarci con la prospettiva di trovare una caratteristica che ci piace di noi, cominceremmo ad uscire da una spirale negativa in cui ci vediamo brutte/i e basta.
Cominciamo a guardare noi stesse/i in modo più positivo!
Ora entriamo nel cuore di questo post, vediamo come trovare i tuoi punti di forza per iniziare a cambiare prospettiva!

Ti propongo un esercizio:

-Prenditi del tempo, spegni i cellulari e dì alle persone che ti stanno accanto di non disturbarti per una mezz’ora, prepara carta e penna.
-Siediti e fai tre respiri profondi gonfiando la pancia.
-Ora inizia a pensare al tuo aspetto fisico, pensa a qualcosa che ti piace di te, potrebbero essere le tue mani, i tuoi occhi, il tuo naso, ecc... rilassati, hai tutto il tempo perciò non preoccuparti se non ti viene in mente nulla subito e prova a non ascoltare il tuo Critico Interiore.
-Appena cominciano ad arrivarti le prime informazioni scrivile, lascia che la cosa sia scorrevole, fluida e scrivi tutto quello del tuo corpo che ti piace, se hai difficoltà comincia a pensare a qualche complimento che ti hanno fatto in passato o recentemente riguardo al tuo aspetto.
Come diceva Johann Wolfgang Goethe “la bellezza è negli occhi di chi guarda".
-Quando hai finito rileggi quello che hai scritto e complimentati con te stessa/o, hai appena trovato i tuoi punti di forza! Ora che conosci le cose di te che ti piacciono puoi imparare a valorizzarle maggiormente ;-) Se ad esempio dall’esercizio è emerso che ti piacciono le tue mani, puoi valorizzarle prendendotene cura, potresti dargli risalto con uno smalto o attirare l’attenzione su di esse indossando un bel anello, oppure se ti piace il colore dei tuoi occhi puoi valorizzarlo con il giusto make up e così per ogni altra parte di te che trovi bella. Piacere e piacersi è anche una questione di atteggiamento interiore.
Come pensi che gli altri ti possano trovare attraente se tu per prima non pensi di esserlo? Come pensi di essere amata, se tu stessa non ti ami?


Penso di averti dato un ottimo punto di inizio per portare un pò più di autostima nella tua vita. Tu che ne pensi?
Un saluto affettuoso a tutti :-)
Maria

Ps: lascia pure un tuo commento qui sotto, sarò lieta di risponderti.