giovedì 21 aprile 2011

Cosa vogliono veramente le donne dagli uomini?

Capita spesso che io e Simone parliamo di uomini... come terapeuta principalmente “al femminile” lui è costretto ad assorbirsi le infinite lamentele delle donne sui maschi, e io come sua amica spesso contribuisco a rafforzare questo modello della donna che “non ne può più di questi uomini”.
Devo confessare che anche quando mi trovo in compagnia delle amiche questo argomento va per la maggiore e per quanto possa assumere sfumature diverse, che vanno dall'ironico-sbeffeggiante, all'incazzato-femminista, al depresso-rassegnato, si traduce fondamentalmente in un messaggio chiaro e univoco: “ma proprio non esistono gli uomini con le palle?”
Più di una volta ho detto a Simone: “hai lavorato tanto per le donne e per la loro crescita, perché non ti dedichi adesso un pochino agli uomini, così fai felici tanto loro, quanto di riflesso noi donne?”
Ed è così che Simone mi ha proposto di scrivere un post proprio su questo argomento.
I tempi sono proprio cambiati... un uomo che ha un Blog tutto al femminile e che chiede ad una donna di scrivere un post sugli uomini.
Ma a ben vedere il ragionamento non fa una piega :-).

Prima di iniziare però voglio disattivare quel mio Sé Interiore (Simone la definisce la Regina di Spade) che con facilità, specie quando è rafforzata dalla compagnia di altre Regine di Spade, indulge nella meticolosa ricerca dei difetti e delle mancanze degli uomini, con fare molto spesso arrogante e altezzoso e con un mal celato senso di superiorità di genere.
Insomma prima di parlare (male) degli uomini credo che noi donne dovremmo rivolgere lo sguardo verso noi stesse e cercare di comprendere cosa profondamente ci rende talvolta tanto spietate, con le nostre spade così affilate.


Io penso che dietro la spada si celi una coppa chiusa, quella della Regina di Coppe, le cui aspettative di amore romantico mai e poi mai potrebbero essere soddisfatte da alcun “principe azzurro” sulla faccia della terra.
Quindi prima di tutto noi donne dovremmo conoscere quali ideali di uomini affollano la nostra fantasia, riconoscere i condizionamenti che hanno creato questi ideali e infine trovare il modo per sciogliere tali condizionamenti inconsci. Solo allora avremo una visione più lucida della realtà del mondo maschile e potremo trasformare l'aggressività della nostra spada in capacità di discernimento.
Ma di tutto questo già Simone ne ha parlato ampiamente nei suoi post e dopo questa necessaria premessa vorrei addentrarmi più profondamente e soprattutto senza cadere in visioni stereotipate, in una riflessione su cosa realmente desidera una donna dagli uomini e perché difficilmente questi ultimi riescono a rispondere a a tali desideri.

Partiamo dalla seconda questione...
Tolte tutte le aspettative romantiche e le rabbie che la donna si porta (a ragione) dietro da secoli di repressione e maschilismo, tolte le proiezioni e le deformazioni che lo sguardo femminile ha sul maschile, che cosa l'uomo, almeno l'uomo italiano, fa o non fa per non riuscire a soddisfare una donna?
Per me la risposta è piuttosto semplice anche se per nulla facile, me ne rendo conto, da mettere in pratica.
Fondamentalmente io sono arrivata a questa conclusione: l'uomo deve esser capace di far sentire donna una donna e la donna deve saper far sentire uomo un uomo.
Può sembrare una banalità e a certi forse una cosa antiquata ma secondo me in questa semplice formula si cela il segreto dell'alchimia tra maschile e femminile.
Certo mi rendo conto che per arrivare a questo si vanno a toccare questioni che sono di una complessità enorme.

Innanzitutto c'è da considerare che l'uomo sta vivendo una fase di enorme crisi perché ora che il modello patriarcale (almeno nel mondo occidentale) sta crollando, modello in cui per secoli si era insegnato che la forza maschile e la virilità era rappresentata da quel rapporto di potere e quella prevaricazione, lui non sa più bene dove andare per contattare la sua forza, la vera forza.
Perché di fondo una donna desidera che l'uomo sia forte, non certo forte in senso autoritario, perché mai si sarebbe battuta per anni altrimenti? ma di una forza che sia capace di sostenerla e proteggerla.
La donna deve sentire di potersi appoggiare ad un uomo, mentre troppe volte si vive proprio il contrario, ovvero è l'uomo che si appoggia alla donna.

Lei desidera un uomo autonomo, che sappia provvedere economicamente a se stesso e alla sua famiglia, che sappia trovare da sé le proprie strategie di vita, che sia dotato di intraprendenza... e quest'ultima anche nel corteggiamento, perché sempre più spesso sento le donne lamentarsi di uomini che non si decidono mai a prendere l'iniziativa e a cui tocca fare loro il primo passo.
Ma questo non è un buon inizio, perché l'intraprendenza, il muoversi verso l'oggetto del proprio desidero, la penetrazione (in senso ampio) e la conquista sono qualità tipiche del maschile.

La donna dovrebbe “emanare” la propria seduzione proprio come un fiore emana il suo profumo irradiandolo verso chi desidera.
Certo sto parlando in termini generali e ogni situazione è diversa dall'altra, ma queste sono le energie di base che dovrebbero guidare il rapporto uomo-donna.
So che qualcuno mi potrebbe tacciare di maschilista, ma sono sempre più convinta che osservare le Leggi che regolano la Natura e aderire alle stesse sia un ritorno a casa verso la propria autenticità.

Ma torniamo alla capacità di sostenere...
Certo anche la donna deve saper sostenere l'uomo, è evidente, ma il sostegno della donna è più sottile, accogliente e perseverante, fatto di conferme di cui l'uomo ha tanto bisogno, mentre quello dell'uomo deve essere più esplicito ed evidente, più fisico e assertivo.
Credo che questa sia la prima cosa importante nel rapporto tra maschile e femminile, un onorare e aderire alle Leggi Universali che vedono il maschile una forza attiva e guerriera, il femminile una forza recettiva e accogliente.
Energeticamente uomo e donna hanno bisogno di sentire se stessi e l'altro sesso a contatto con queste Forze Universali.
Ritrovare questo contatto in modo sano e naturale per un uomo è forse oggi ancor più urgente che per la donna, perché lei grazie alla maternità non si è mai svincolata dalle leggi naturali come è accaduto per l'uomo.

E quando una donna dice semplicisticamente: “voglio un uomo con le palle” credo voglia dire proprio questo: un uomo a contatto con la forza maschile profonda, con lo Yang.
Come fare questo? Questa è la questione più spinosa.
In una società in cui il contatto con la Natura, la necessità di procurarsi il cibo in modo diretto, i rituali di iniziazione, il dover combattere per difendere la propria famiglia e la propria comunità, i riti di aggregazione maschili sono venuti meno, come ritrovare questa connessione?
Innanzitutto è bene ricordare che tutte queste qualità del maschile non si sono perse ma si trovano in forma archetipica in ogni uomo, per cui non si tratta di ricostruirle dal nulla, ma di riattivarle.

E questo è già un buon punto di partenza, la consapevolezza che ogni uomo può accedere a queste energie presenti dentro di lui e ritrovare la propria forza profonda.
L'archetipo del Guerriero, dell'Eroe, del Selvaggio, sono presenti nell'inconscio di ogni uomo, si tratta per ognuno di trovare i propri “rituali”, le proprie attività, le proprie forme per riattivarli.
E visto che io credo che tanto la nostra società abbia perso in termini di connessione e possibilità di disporre di queste energie profonde, anche a causa dell'abbandono dei rituali di iniziazione, così importanti per l'uomo, ritengo che proprio il recupero di una dimensione rituale sia fondamentale.
Quindi non tanto cosa fare, quanto come lo si fa.

Può essere la partita di pallone con gli amici, la gita di alpinismo, l'accendere un fuoco, o il portare un dono a una donna... se lo si fa con presenza e consapevolezza, oltre che con piacere, può riattivare fortemente questi archetipi che diventeranno una fonte costante di nutrimento e di energia.
Certo che se siamo noi donne ad appropriarci di questi archetipi maschili e ad attivarli in noi stesse, come spesso accade, invertiamo l'ordine naturale delle Energie Universali e non possiamo certo sperare di trovare uomini che siano in contatto sano e maturo con il loro maschile profondo!
Ovvio, no?
Nell'Universo tutto tende all'Armonia, e se la donna attiva in sé energie Yang, l'Uomo per contrappeso energetico attiverà lo Yin.

Ma Yin e Yang non sono però separabili e se da un lato la donna vuole che un uomo mostri le sue qualità yang, desidera anche un uomo dolce, sensibile, e morbido, che si sappia commuovere e amare teneramente.
E queste qualità la donna le ama scoprire piano piano, nell'intimità, oppure quando emergono sotto forma di gentilezza e attenzioni, di quei gesti maschili che tanto ci mancano, che alcuni definiscono “cavalleria” ma che se vengono fatti con presenza e sincerità, sono secondo me il perfetto matrimonio tra energie Yang e Yin nell'uomo.
La giusta combinazione tra Yang e Yin sia nell'uomo che nella donna sono il segreto della relazione tra i sessi.

La donna desidera un uomo che sappia esprimere e irradiare energeticamente verso di lei il proprio Yang, di cui lei si nutre e su cui si appoggia, dopodiché ama andare a scoprire il suo Yin entrando nella sfera dell'interiorità dell'uomo.
Mentre un uomo desidera sentire la forza Yin di una donna, la sua accoglienza, dolcezza, e sinuosità: attraverso questa accede a lei per poi poter scoprire il suo fuoco interiore e intimo, lo Yang ben avvolto e protetto dalla morbidezza dello Yin.


Dentro a questo contenitore energetico di forze che si bilanciano, si sostengono e si nutrono l'un l'altra avviene la pulsazione continua della relazione e della comunicazione tra uomo e donna che deve essere simmetrica, priva cioè di prevaricazioni, fatta di ascolto profondo, di un equilibrio tra dare e ricevere, di adattamento continuo alle situazioni, di creatività e di sorprese, di elementi di caos che vengono a turbare ordini da troppo tempo mantenuti, di coraggio per crearne di nuovi.

E qui mi fermo, perché poi ci sono i misteri dell'alchimia di coppia che vanno rispettati e onorati...ma conoscere i proprio desideri reciproci credo proprio sia la base della relazione tra uomo e donna :-).

Ricordati che puoi lasciare qui sotto un tuo commento e io ti risponderò... un abbraccio, Anna.

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26 commenti:

  1. io sono proprio confusa su questi aspetti...il maschile che ho conosciuto io era prevaricatore ed ora sono una donna che lotta con la propria debolezza... mi sento di non aver mai fatto abbastanza, di non essere mai pienamente donna per cui un uomo mi desideri...mi sento troppo debole per essere alla pari con un uomo e a me pare che abbiamo entrambi aspettative troppo alte e per questo rimaniamo soli...

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  2. Certo che in quanto a coerenza siete campionesse!! Io ci ho provato per anni! Ma anche di recente; mi spiegate come posso io avere la voglia di fare il primo passo quando non posso nemmeno fare un complimento dettato dal cuore a una donna che questa mi fanculizza?!? Francamente mi sono stufato! Se davvero siete interessate e un uomo siete le prime a fare il passo avanti, volete la parità dei sessi, ma solo quando vi conviene!! Io me ne frego... almeno così mi risparmio un altro... ennesimo... frustrante rifiuto!!! >:/

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  3. Ciao a tutti :-)

    Avete visto che brava che è la "mia" Anna ;-)

    Io sono finalmente in vacanza e questa volta mi limito a passare dal mio Blog in una nuova veste di osservatore in attesa che Anna vi risponda...

    Un abbraccio dal cuore, Simone.

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  4. Ma io dico: vi dimenticate troppo spesso che gli uomini sono innanzi tutto ESSERI UMANI!! Anche loro possono avere avuto un'infanzia terrificante e infernale con tanto di diavoli e forconi! Senza traccia di amore! Voi credete che siamo Superman?!? Anche noi soffriamo, spesso facciamo del nostro meglio per avvicinarci a voi anche con garbo e dolcezza.. sebbene terrorizzati da voi... poiché voi, tutte impettite con tanto di spada sguainata, reagite rifiutando, denigrando e allontanando proprio gli uomini più dolci, sensibili e UMANI!! Come pretendete di attirare un uomo che sappia valorizzarvi se cacciate il "principe azzurro" e accettate il "pirata"?! Poi sento dire: "Gli uomini sono tutti bastardi".. E NO, SIGNORE!! Siete VOI che non avete il benché minimo discernimento!!! Dopo 23 anni di tentativi andati a vuoto per colpa della vostra arroganza.. io non mi avvicino più, mai più farò il primo passo!!
    Eppure basterebbe un minimo di amore per far uscire un angelo guerriero come vostro custode! C'è più virilità nascosta in un uomo che se ne sta in disparte senza dover dimostrare niente a nessuno (in particolare a nessunA) che in uno dei galletti che a voi piacciono tanto e che usano su di voi le loro "tecniche di seduzione" (ovvero non sono mai sé stessi)!
    E pensare che voi dovreste essere EMPATICHE!! Tse.. Io passerò per un senza palle (io che ho superato l'Inferno e ho vinto.. mah!)... ma voi siete senza cuore!! Non so quale delle due cose sia peggiore.. almeno io l'anima l'ho ancora!
    Oryu.

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  5. Che brava Anna, complimenti, sono molto d'accordo con ciò che hai scritto, sopratutto quando parli del ritorno al ruolo naturale dell'uomo e della donna, senza prevaricazione, senza desiderio di possesso.

    ciao e complimenti da Barbara

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  6. Cara Giuliana, è vero spesso sia noi donne che noi uomini ci facciamo inquinare dalle aspettative e non ci rapportiamo con l'altro sesso in modo diretto e conforme alla realtà, ma sempre filtrato e deformato dalle nostre aspettative.
    Ma se hai conosciuto un uomo prevaricatore che ti ha svalorizzata e che ti ha fatto sentire non all'altezza, sicuramente si trattava di un uomo non in contatto con la sua vera forza: la vera forza di un uomo non ha affatto bisogno di essere prevaricatrice sulla donna, al contrario l'uomo esprime la propria forza dimostrando la capacità di sostenere e proteggere la donna, valorizzandone le qualità.
    L'uomo che ha bisogno di squalificare la donna e di esercitare il suo potere su di lei, al contrario dimostra la debolezza di chi non è consapevole e non è in contatto con il proprio potere maschile e crede di poterne trarre conferma esercitando in questo modo distorto e ingannevole la propria "forza".
    Che questo "modello" del tuo passato possa servirti soltanto per esser consapevole di ciò che non vuoi più e che non ti serve, e non come esempio della tua debolezza, perchè così non è.
    Per fortuna gli uomini non sono tutti prevaricatori, anzi sempre meno gli uomini acconsentono ad aderire a questo modello.
    E noi donne non abbiamo bisogno di domostrare la nostra forza all'uomo, abbiamo solo bisogno di essere in contatto con il nostro femminile, che possiede una sua forza intrinseca.
    E' ora di lasciar da parte le contrapposizioni tra maschile e femminile, e contattare il potere del propio genere che non sia potere su, ma potere in sè e per sè, che non necessità prevaricazioni, attacchi o difese.
    Tutto questo già lo abbiamo vissuto con il patriarcato, con il femminismo... è ora di creare una nuova relazione tra maschile e femminile basata sulla cooperazione e la complementarietà energetica, e su una comunicazione simmetrica.
    Un abbraccio
    Anna

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  7. Caro Oryu, c'è molta rabbia nelle tue parole, la stessa rabbia che sento nelle parole delle donne che si scagliano contro gli uomini che additano come "senza palle" oppure come "despoti".
    Ma per costruire un rapporto sano tra maschile e femminile è necessario proprio partire da qui, lasciare rabbie e aspettative (che generano rabbia) e iniziare a guardare l'altro sesso con la comprensione di tutti i condizionamenti che esso, sia maschile che femminile, si porta dietro, e con la volontà di aiutarlo a uscire da questi schemi, condizionamenti, e modelli sbagliati.
    Sono ben consapevole che le donne molto spesso non sanno aiutare gli uomini davvero e si arroccano in posizioni di critica, svalorizzazione, e accusa. Questo atteggiamento femminile nasce dalla rabbia che le donne si portano dietro e dalle aspettative romantiche che mai riescono, naturalmente, a vedere soddisfatte.
    Se le donne si dimostrano attratte da pirati senza scrupoli piuttosto che da "principi azzurri" è forse perchè ricercano quella forza maschile di cui parlo, ma incorrono nel medesimo errore di quegli uomini, i pirati, che scambiano la vera forza virile con la prevaricazione e la prepotenza... sono cioè vittime dello stesso retaggio culturale.
    Ti direi di non aspettare un po' di amore femminile per far uscire l'angelo guerriero pronto a proteggere le donne: trova questo contatto in te stesso, perchè questa forza esiste in ogni uomo indipendentemente dalla capacità della donna di riconoscerlo e apprezzarlo.
    Sono certa che questo ti aiuterà anche ad uscire dalla delusione, dall'amarezza e dal rancore nei confronti delle donne, senza perdere la tenerezza e la gentilezza.
    E chissà, forse incontrerai sulla tua strada donne un po' meno agguerrite e un po' più accoglienti.. e andrai verso di loro naturalmente e senza sforzo, senza neppure accorgerti che stai facendo il primo passo!
    Un abbraccio
    Anna

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  8. Grazie per i complimenti Barbara, sono contenta che altre donne e spero anche altri uomini sentano l'urgenza di una connessione con i "ruoli" ma io li definirei le naturali qualità e predisposizioni energetiche del maschile e del femminile.
    Alcuni sono spaventanti da queste affermazioni, credendo che nascondano una qualche forma di machismo o che rispecchino una visione antiquata, ma io credo che non ci sia nulla di antiquato a ritornare alle leggi della Natura.
    Un abbraccio
    Anna

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  9. Ciao Anna!,
    bel post complimenti.... dice tutto...
    Un abbraccio
    Anna

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  10. Cara Anna, condivido completamente e anche un po' di più le tue parole, che sono le stesse che il mio insegnante Cesare intendeva quando diceva che semplicemente, a seguito del (giusto e sacrosanto) processo di rivalutazione del femminile si sono persi i ruoli e che banalmente (anche se nella pratica così banale non è) l'uomo deve fare l'uomo e la donna deve fare la donna. Spesso i ruoli si invertono, spesso nascono (più o meno consci) giochi di potere nella coppia e spesso la relazione non è piacevole e costruttiva come si vorrebbe. Come uomo mi ritrovo perfettamente in quello che dici e nelle difficoltà di esprimere il mio yang che sempre più sto riscoprendo e contattando e ho visto che sempre quando contatto la mia parte maschile dall'altra parte ho riscontri positivi. Personalmente in questo processo di riscoperta del mio maschile (ma penso che valga anche per il femminile) mi è stata utile la biodanza per cui consiglio a tutti di fare un giro il 2 maggio a San Lazzaro per la partenza di un nuovo super corso di biodanza...:-).
    Un abbraccio Daniele

    P.S. Non dire a Simone che ho scritto sul blog....non l'ho mai fatto in tre anni quando scriveva lui, lo faccio ora la prima volta che scrivi tu...:-)

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  11. Grazie Anna dei complimenti.
    Un abbraccio
    Anna

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  12. Ciao Daniele, grazie del tuo commento. Sono contento che da uomo condividi il fatto che quando ti senti in contatto con il tuo yang hai riscontri positivi da parte del mondo femminile.
    Credo che le tue parole possano essere di conferma per gli uomini.
    Mi rendo conto che contattare le energie profonde che animano il Maschile e il Femminile non è una cosa così semplice, perchè ci sono tutti i filtri dei condizionamenti e della cultura che ha posto strati su strati allontanandoci da questo rapporto diretto e naturale con queste forze.
    Ritrovare questo contatto non è un processo concettuale ma può avvenire solo nell'esperienza diretta, nel sentire, nella ricerca intima.
    Sono d'accordo che la Bodanza, attraverso il lavoro sul corpo, sul sentire, sul movimento e sull'incontro è una grande "scuola" che ci reinsegna il contatto con lo yin e lo yang, con gli elementi, con gli archetipi che vivono in noi e a cui possiamo attingere riattiviandoli.
    Un abbraccio
    Anna

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  13. Caspita Anna! che post splendido!!!
    Riesci ad esprimere l'essenza di quello che anche io, in questi anni e tuttora, sto sperimentando... e devo dire che la mia esperienza conferma tutto ciò che scrivi.
    Una frase, in particolare, mi ha colpito: "(che) osservare le Leggi che regolano la Natura e aderire alle stesse sia un ritorno a casa verso la propria autenticità".
    Penso che noi donne dovevamo passare da questa fase di "femminismo" per controbilanciare secoli di oppressione e dominazione maschile. Ovviamente, facendo ciò, siamo andate nell'eccesso opposto, volendo "scimiotare" gli uomini, dimenticandoci di una aprte della nostra identità femminile e togliendo potere a loro.
    Ma questa battaglia che risale alla generazione delle nostre madri era necessaria, e le ringrazio, anche se ora ne prendo le distanze, proprio per andare a riscoprire il Femminile nella sua essenza "naturale" ed energetica, in un equilibrio da ritrovare prima di tutto dentro noi stesse fra lo Yang e lo Yin, e poi nel rapporto con gli uomini. Tutto ciò che hai spiegato benissimo.
    Complimenti, carissima, aspetto il prossimo post con piacere:-)

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  14. Grazie cara Isabelle! E' molto importante nel lasciar andare determinati schemi che inquinano la nostra possibilità di rapportarci in modo maturo e sano con il maschile onorare le nostre antenate che prima hanno "resistito" e "sopportato" con tanta forza al patriarcato e poi con la stessa forza lo hanno combattuto donandoci con i loro sforzi l'emancipazione di cui noi donne oggi godiamo.
    Non possiamo dimenticare mai chi viene prima di noi, non possiamo dimenticare di onorare chi ci ha permesso di essere quel che siamo, ma con la stessa forza delle noste antenate dobbiamo ora lasciar andare ciò che non ci serve più e trovare nuove forme per vivere il nostro femminile e il rapporto con il maschile, forme che non siano funzionali nè alla difesa del proprio genere, nè all'attacco dell'altro, ma al rispetto della Vita tout court e all'evoluzione dell'Umanità.
    Un abbraccio
    Anna

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  15. Questo post e' scritto molto bene e secondo me sviscera con parole semplici i problemi complessi di questa societa' tra cui appunto la mancanza della dimensione rituale e il contatto con le energie universali,uno dei motivi e' perche' troppo spesso siamo presi da cose inutili e che ci fanno solo perdere tempo e da un modello sociale della donna vista solo come un oggetto sessuale e le stesse donne usano questo modello per fare carriera nel lavoro.
    ancora complimenti per il post Anna!

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  16. Ciao,
    ho letto tutto d'un fiato, anzi a raffica, il testo iniziale, che affronta un tema antico come il mondo.
    Dico così perché la piena compensione reciproca tra uomo e donna non c'è mai stata, pur essendo l'obiettivo primario di quanti desiderano abbandonare i luoghi comuni.
    Chissà che in questa difficoltà, ci possa essere l'origine del mistero e del fascino che emana ciascun genere nei confronti dell'altro e non solo dal punto di vista biologico.
    Parlo di difficoltà, come se l'interesse reciproco nascesse in realtà dalle proprie proiezioni o aspettative nei confronti dell'altro sesso.
    Io per esempio potrei essere attirato da una donna perché immagino di piacerle, perché immagino che ciò che è importante per me lo è anche per lei, immagino che non voglia entrare in competizione con me e immagino che mi apprezzi veramente ed esattamente così come sono e non mi voglia aggiustare.
    Di tutti questi temi, proprio per non essere frainteso, soprattutto dalle donne, mi piacerebbe trovare uno spazio di confronto sopratutto tra uomini, in modo da superare velocemente posizioni in cui sono impastoiato per effetto dei miei vissuti e arrivare molto più velocemente su posizioni o tematiche che sono veramente cruciali per noi uomini.
    Infine son convinto che gli uomini, sono disorientati, non tanto dalle richieste delle donne che in questi ultimi decenni si sono molto emancipate.. giustamente, quanto dai cambiamenti della società che non è più imperniata sull'umanità come creatura tra le creature di questo pianeta, bensì sulle regole dettate dal profitto..
    Non è mia intenzione fare politica, ma è un dato di fatto che non può essere ignorato.
    Anch'io ho molte cose da rimproverare a mio padre (uomo come lo sono io), ma credo che lui abbia fatto del suo meglio, così come io ho fatto coi miei figri..

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  17. Grazie Davide per il tuo commento.
    La perdita della dimensione rituale penso derivi dal nostro esserci allontanati dalla Natura, dalla percezione dei suoi Cicli, che venivano un tempo celebrati con rituali, e dei Cicli dell'uomo e della donna, anche essi parte della Natura.
    Non soltanto la donna è stata depotenziata nell'esser stata ridotta a "un oggetto sessuale" o semplice soggetto riproduttivo, ma anche l'uomo si è sottratto potere, quello vero, aderendo al modello patriarcale.
    Un abbraccio
    Anna

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  18. E' vero che anche l'attrazione tra i sessi spesso è dettata dalle nostre proiezioni inconsce.
    Io personalmente ho visto come man mano che lavoravo su me stessa e sui miei condizionamenti inconsci andavo cambiando molto "i miei gusti" in fatto di uomini.
    Anche l'attrazione è influenzata dalle nostre proiezioni e credenze, questo è certo, ma lavorando su noi stessi e liberandoci di ciò che non ci appartiene davvero, iniziamo ad attrarre dal nostro centro, dall'ego consapevole e a legarci in relazioni mature e simmetriche e non più in dinamiche di vincolo, come spiega bene Simone nei suoi post.
    Un abbraccio
    Anna

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  19. Anna..che bel post! Chiara, dolce e precissa..concordo pienamente il tuo discorso. Complimenti!
    Beatriz.

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  20. Perchè invece non cercare dentro se stessa le radici yang, la forza yang che si cerca in un uomo?
    Perchè non riscoprire la perfezione che siamo?Dato che anche se donne una parte maschile è in noi, benchè soffocata o ignorata dalle convenzioni, abitudini ecc.
    Quello che auspico per me e per tutte le donne non è cercare e trovare un uomo con le palle, ma tirare fuori quelle che giacciono dimenticate dentro di noi.
    Ovviamente anche l'uomo deve riscoprire la sua parte femminile dentro di sè.
    Tendere all' essere perfetto, che ha tutto in sè.
    Sublime sarà l'unione di due esseri completi che non si cercano per riempire le mancanze l'uno dell'altro, ma che sanno amarsi nella totalità della perfezione.
    Bina

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  21. Cara Bina, sono d'accordo con te riguardo all'importanza di compiere il "matrimonio alchemico" tra il proprio maschile e femminile interiori. Questo è il passo fondamentale per non creare dinamiche di vincolo nelle relazioni, bensì rapporti simmentrici, in cui si entra in relazione non per colmare un proprio vuoto bensì per condividere la propria completezza.
    Solo che nella nostra società vedo che le donne anche troppo si identificano con la propria parte yang, maschile (e questa è una naturale reazione al patriarcato)rifutando la parte più sensibile, la parte yin che spesso viene interpretata come debolezza, quando invece è una grande forza che nutre, sostiene e guida lo yang.
    Se è vero che uomo e donna possiendono dentro di sè entrambe quste forze, yin e yang, direi che la proporzione di questa combianzione è diversa nel maschio e nella femmina e questa alchimia della natura è importante rispettarla e onorarla.
    Un abbraccio
    Anna

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  22. Ciao, visto che sei un'interlocutrice ti chiedo un po' di cose: ma devono proprio avere ragione quelli (di solito i forum di seduzione) che dicono che in fondo voi siete disponibili, basta sapervi prendere, e la compatibilità dei caratteri e l'unione dell'intimità con un sentimento profondo pure per voi sono delle sovrastrutture?
    Se uno è insicuro, come lo sono io, e mi sto curando in tutti i modi, prenderà sempre il due di picche? Uno deve essere sfrontato e uno aggressivo o sfottente trova di più anche con le ragazze più introverse?
    Esiste quindi la distinzione dei generi secondo la quale l'uomo deve per forza essere sicuro di sé e magari avere anche i soldi (io sapevo a quest'ultimo riguardo che chi ragionava così faceva un matrimonio d'interesse)? Col cambio dei modelli culturali e l'emancipazione vostra non sono cambiate le preferenze? Non credo che si riduca tutto al determinismo biologico.
    Marcello

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  23. Ciao Marcello e grazie del tuo commento :-)

    Scusami ma devo ammettere che non credo di aver capito bene quello che mi chiedi..!? :-/

    Di sicuro però ti posso dire che le donne italiane non desiderano piu' il "machomen", o perlomeno quelle che sono in un cammino di crescita iteriore... continua nel tuo lavoro di equilibrio interiore e proponiti serenamente per quello che sei, amandoti e accettandoti prima di tutto, pregando l'Universo che ti mandi la donna giusta da amare e vedrai che arriverà ;-)

    Un abbraccio dal curoe, Simone.

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  24. Mah, ho letto il post e tutti i commenti, ma penso sia sempre solo una questione di alchimia sessuale, se un uomo fa il suo dovere, e lo fa bene, a letto con una donna non ci saranno problemi nemmeno fuori dalle lenzuola. Per quanto bello o brutto che sia l'uomo, bastardo o buono, ricco o povero non penso ci sia ancora niente di più forte dell'attrazzione sessuale tra i due individui, insomma è un dato di fatto, altrimenti non ci sarebbero tutti questi problemi, o forse ci sono prorpio per questo, non so se intendete.

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  25. Condivido pienamente quello che hai scritto. La donna per primo ama un uomo che sappia badare a lei e che la faccia sentire protetta in tutti sensi sia moralmente che economicamente . Non c è nulla da fare fa parte della natura umana. L uomo che non è così è x noi un perdente. Non sono per la parità dei sessi anche pendo che che una donna abbia i suoi compiti e l uomo altri. L uomo deve fare l uomo. Dura trovarli peró . Voglio un principe vero! Non uno che ti rinfaccia che da quando viviamo insieme spende molto di più.

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  26. A mio avviso ciò che attrae principalmente le donne verso gli uomini oltre all'aspetto fisico è lo status, ovvero la posizione dell'uomo in seno alla società intesa in senso generale, sia in uno specifico gruppo sociale o subcultura. Chiaramente a una certa età diventa importante la capacità di sostentamento per una possibile famiglia, e la necessaria personalità perché questo avvenga.

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